Il dollaro è la valuta ufficiale degli Stati Uniti d’America ma, rispetto a tante altre monete, trova ampio utilizzo anche al di fuori dei confini di tale nazione.
Si tratta di una valuta suddivisa in centesimi, con banconote che partono dal singolo dollaro e con emissioni inferiori costituite da moneta. La sua introduzione ufficiale risale al 6 luglio 1785, con un valore collegato in maniera diretta a quello di materiali come argento e oro fino al 1791.
Attualmente infatti, legati a tali valute, vi sono diverse nazioni come:
Si tratta di paesi, nella maggior parte dei casi, che hanno una propria valuta ma che entro i propri confini vedono un ampio utilizzo della moneta statunitense.
Proprio a causa dell’influenza a livello economico globale, il dollaro americano viene anche considerato come unità valutaria standard sui mercati mondiali di materie prime importanti come oro e petrolio.
In questo contesto dunque, le stesse variazioni del prezzo del dollaro influenzano in maniera considerevole i mercati a livello mondiale, con ripercussioni per quanto riguarda anche il costo della benzina e altre materie importanti.
Anche l’Euro sta pian piano allargando la sua influenza, ma ci vorranno ancora molti anni prima che possa soppiantare o, quantomeno, eguagliare il riconoscimento a livello globale del dollaro. Potrebbe invece diventare molto importante, vista la sua crescita esponenziale, una criptovaluta come il Bitcoin.
Vediamo allora quanto costa un dollaro nelle sue varianti locali principali e nelle sue versioni d'oro e argento.
Il conio statunitense propone monete con valore di 1, 5, 10, 25, 50 centesimi (chiamati rispettivamente penny, nickel, dime, quarter e half) e da un dollaro. Ognuna di queste monete, come da prassi, presenta il volto di un personaggio che ha segnato la storia del paese americano: si va da Abraham Lincoln per il centesimo, fino a George Washington per la moneta da un dollaro.
Il politico e generale appare anche sulla banconota da un dollaro. Per quanto concerne il cartaceo, i formati disponibili sono inoltre da 2, 5, 10, 20, 50 e 100 dollari, quest’ultima banconota con l'effigie di Benjamin Franklin.
Così come qualunque altra moneta, anche questa subisce delle variazioni dovute a fattori economici e politici, sia interni che esterni. Nello specifico, stando a quanto riportato da ilSole24ore, il prezzo di un dollaro oggi è pari a circa 0,90 euro.
Nel momento in cui si sta leggendo questo articolo però, con tutta probabilità, tale valore sarà già radicalmente cambiato. Quando è necessario effettuare un cambio di valuta dunque, è bene fare attenzione al prezzo fissato dai mercati in tempo reale per ottenere le condizioni migliori possibili.
Al di là delle monete e delle banconote correnti, esistono anche dei pezzi pregiati per quanto concerne la numismatica legati alla valuta statunitense. Basti pensare al dollaro d’oro, ovvero una moneta coniata dal 1849 al 1889.
Questo tipo di moneta, se disponibile in condizioni ottimali, può valere più di 80 euro. Un costo piuttosto elevato, visto che si tratta di un pezzo di dimensioni molto contenute.
Viene spesso definito come dollaro d’argento qualunque moneta di tale valore realizzata in metallo bianco. In realtà, come sottolineano i numismatici, è ingiusto definire tale una moneta che non presenti neanche la minima parte del prezioso minerale.
Una volta ristretto il cerchio delle monete da considerare, possiamo valutare cos’è un dollaro d’argento e il prezzo di una moneta di questo tipo. Rientra a pieno titolo in questa definizione il conio definito American Eagle Liberty, risalente al 1986.
Questa moneta infatti è costituita al 99,9% d'argento puro e presenta un diametro di 40,6 millimetri. Trattandosi di un pezzo piuttosto comune, il suo valore può aggirarsi intorno ai 20 euro.
Tra i paesi precedentemente citati non figura l’Australia. Questo perché, il paese dell’Oceania, ha sì come valuta un dollaro, ma del tutto slegato rispetto al valore di quello statunitense.
Questa valuta viene utilizzata, oltre a tale nazione, anche presso le isole Cocos, l’isola di Norfolk, Kiribati, Tuvalu e altre piccole isole. La moneta in questione è stata introdotta nel 1966, quando ha sostituito la sterlina australiana.
Allo stato attuale, il dollaro australiano equivale a 0,68 euro anche se, alla pari di tutte le valute del mondo, il suo valore è destinato a fluttuare nel tempo.