In natura esistono metalli che per le loro caratteristiche e la loro versatilità hanno molteplici utilizzi, da quello chimico-industriale, all’artigianato domestico fino ad arrivare alla manifattura di gioielleria.
L’argento è sicuramente il più versatile tra questi: oltre ad essere il miglior conduttore di calore ed elettricità tra i metalli, è duttile e malleabile quasi quanto l’oro, ma con una lucentezza naturale derivante dal colore bianco che lo rende molto appetibile per tutte le applicazioni che tengano conto del fattore estetico.
Se a livello di percezione sui mercati ha comunque un impatto minore delle quotazioni dell’oro al grammo, parliamo comunque di un metallo prezioso presente nelle case di tantissime persone in varie forme, e che può quindi rappresentare una risorsa nei periodi di maggiore crisi.
La facilità di lavorazione dell’argento, ma anche la sua riflettanza elevatissima e la sua alta conducibilità termica ed elettrica, ne ha portato l’impiego in moltissimi ambiti, nelle sue forme pure o in composti studiati ad hoc. Elenchiamo giusto alcuni degli usi più comuni:
Vi sono anche applicazioni militari, visto che alcuni composti di argento sono fortemente esplosivi, e agrotecnici, visto che lo ioduro d’argento viene utilizzato (in realtà sempre meno, ormai) per “bombardare” le nuvole e causare la pioggia nei periodi di siccità.
Per quanto riguarda il valore delle varie manifatture, ad esempio se volessimo calcolare il prezzo posate argento al grammo, si rende necessario capire quanto l’argento utilizzato sia puro, visto che, se non legato ad altri materiali che ne aumentano la resistenza, l’argento come unica materia prima di un manufatto darebbe il fianco a criticità sul fronte fragilità e deformabilità.
Peraltro, anche l’argento in lingotti che crediamo puro, non è tale, ma ha una punzonatura 999, ovvero il 99,9% della sua composizione è argento, il resto è composto da altri materiali che fungono da consolidanti.
Sul mercato, gli oggetti in argento che possiamo trovare hanno una punzonatura di 800, 835 (di sempre minore utilizzo se non per il conio monete) o 925 (detto anche argento sterling), generalmente, e tali valori vengono garantiti da un marchio con l’apposita dicitura apposta, tradizionalmente, attraverso uno strumento definito per l’appunto “punzone”. Per la precisione, quando ci si riferisce alla percentuale di purezza, è più corretto parlare di titolo dell’argento.
Una volta appurato il giusto metodo per classificarlo, cerchiamo di capire argento al grammo quanto vale.
Come per tutte le materie prime, il prezzo viene dettato da un meccanismo di domanda e offerta, e quindi dalle disponibilità sul mercato. Negli ultimi dieci anni questa disponibilità è cresciuta enormemente, poiché sempre più paesi hanno abbandonato l’utilizzo dell’argento per coniare le monete, passando a divise monetarie con valore puramente nominale (ovvero non necessariamente corrispondente alla somma “materia prima + lavorazione”)
Questo cambiamento ha portato a un aumento smisurato delle quantità di argento sul mercato e a un crollo drastico del suo valore. Solo di recente i prezzi sono tornati a salire, vista l’attuale crisi delle materie prime necessarie alla realizzazione di superconduttori in ambito elettronico, e quindi il ritorno all’utilizzo dell’argento per tali strumenti.
Per quanto riguarda le quotazioni dell’argento usato, è sicuramente bene far riferimento alle quotazioni di alcuni siti specializzati sul valore dei metalli, che offrono generalmente delle condizioni sempre aggiornate alle valutazioni di mercato.
Alla data odierna (26 Luglio 2022) il valore medio dell’argento al grammo è di 0,59 euro. Nello specifico, come si può notare dal costo dell’argento in tempo reale proposto da alcuni siti di Compro Oro, il valore dell’argento 925 al grammo è 0,42 euro, il valore argento 800 al grammo è 0,34 euro, mentre quello dell’argento 999 è di 0,51 euro al grammo.
Come notiamo, l’argento più puro ha un valore minore. La cosa dipende dal fatto che probabilmente sono attualmente più diffusi oggetti in argento che utilizzino quel titolo, che ha come lato negativo la minor resistenza alle sollecitazioni, ed è quindi più facile che si rovini.
Come dicevamo sopra, non si hanno invece molte valutazioni dell’argento 835, perché era utilizzato principalmente per coniare monete, e lì è più opportuno consultare delle valutazioni numismatiche che tengano conto di fattori non solo inerenti al valore della materia prima, ma anche alla diffusione, alle serie di conio e via dicendo.