La voltura di luce e gas è una delle procedure burocratiche più importanti quando un’abitazione cambia gli occupanti. Si tratta di una procedura ordinaria che, come vedremo, ha anche dei piccoli costi annessi.
Quando fare la voltura delle utenze? Che si tratti dell’acquisto di una nuova abitazione già abitabile o, più semplicemente, di un cambio di affittuario, questa operazione è necessaria in caso di passaggio di inquilino per non interrompere le forniture elettriche e di gas.
A seguito della segnalazione di cambiamento dell’utilizzatore, l’azienda che fornisce il servizio aggiorna il nome dell’intestatario del contratto.
Come vedremo in seguito, il costo della voltura delle utenze può subire variazioni a seconda del caso specifico e dei fornitori coinvolti.
A prescindere dal contesto, sia esso l’acquisto di un immobile o un semplice affitto, è necessario contattare il fornitore presso cui il precedente proprietario/affittuario aveva stipulato un contratto.
In tal senso, può essere utile avere a disposizione una bolletta dell’inquilino che occupava precedentemente l’abitazione. Su questo documento, infatti, sono disponibili alcune importanti informazioni che riguardano il fornitore e il contratto attivo.
Questo passaggio, di fatto, non ha effetto sulle caratteristiche del contratto e le precedenti clausole possono essere rinegoziate solo una volta avvenuto il passaggio. A questo punto è utile esaminare con attenzione come fare la voltura delle utenze passo dopo passo, come riportato nella guida che linkiamo, analizzando singolarmente luce e gas.
Al fine di ottimizzare le tempistiche, è bene sapere quali sono i documenti che verranno richiesti dal fornitore per confermare il cambio di intestazione.
Il nuovo inquilino infatti, deve avere a portata di mano:
Questi dati poi, vanno affiancati ad altri relativi al precedente proprietario come nome, cognome e codice fiscale.
Nota bene: nel caso la voltura coinvolga una Partita Iva, possono essere necessari ulteriori dati rispetto a quelli appena elencati.
Una volta che si hanno a disposizione queste informazioni, come fare la voltura delle utenze?
Il primo passaggio è l’invio della suddetta documentazione presso il fornitore. Successivamente, farà seguito il ricevimento di un nuovo contratto da sottoscrivere, mentre i costi di voltura vengono solitamente addebitati nella prima bolletta.
Se tutto va per il verso giusto, sarà possibile poi effettuare eventuali cambiamenti, compresa la sostituzione del fornitore. Oggi, inoltre, è possibile richiedere anche una voltura con cambio di fornitore, che consente di cambiare fornitore di energia contemporaneamente all’operazione di voltura. In questo caso non sarà necessario contattare il vecchio fornitore ed avviare una pratica, basterà rivolgersi a quello nuovo dichiarando la volontà del cambio. Visti i costi relativi a gas e luce, accettare un contratto senza valutare potenziali alternative può non rivelarsi la scelta giusta: per questo consigliamo di considerare un cambio di contratto o di gestore per scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze.
In questo contesto è possibile valutare anche l’installazione di un impianto a pannelli fotovoltaici per andare ad alleggerire la bolletta in ottica elettricità (se non annullarla del tutto), utilizzando energia sostenibile anche per l’ambiente.
Prima di approfondire la tematica voltura, è bene fare un piccolo inciso per distinguere subentro e voltura delle utenze domestiche.
Con il termine subentro, si va a definire un passaggio che avviene in seguito alla disattivazione di un contatore.
Rispetto alla voltura dunque, questa pratica è diffusa nel caso di abitazioni che non sono abitate da un lungo periodo e in cui è necessario riattivare luce e/o gas.
La voltura delle utenze per un affitto risulta dunque necessaria per un cambio di inquilino nel breve periodo. Per un proprietario che ha difficoltà a trovare un affittuario può essere più conveniente, invece, bloccare i contatori, facendo effettuare poi al nuovo inquilino un subentro in seguito, quando questo intesterà a se stesso le nuove utenze.
In Italia vige il mercato libero, dunque sono diverse le aziende che si occupano delle forniture di luce e gas. Poiché esistono numerosi fornitori, di conseguenza si ha a disposizione un'ampia scelta di offerte di vari tipi: fisse o variabili, monorarie o biorarie, con prezzi per materia prima molto differenti.
Ci sono poi clausole specifiche, che è opportuno analizzare con pazienza e che potrebbero rivelarsi importanti in fase di voltura.
In tal senso, il fornitore può chiedere un costo per la prestazione commerciale (con tanto di IVA) per la procedura di passaggio. Questa, ovviamente, varia da operatore ad operatore, risultando difficile da quantificare a priori.
Oltre a questa variabile però, esistono anche delle costanti per quanto concerne la voltura utenze e i costi relativi.
A ciò si aggiunge un contributo amministrativo fisso pari a 25,20 euro più IVA e un’imposta di bollo prevista per legge. Quest’ultima è di 16 euro ma, in molti casi, è lo stesso fornitore che si prende carico di questa spesa.
Per fare una stima generica e approssimativa, di solito una voltura (che si tratti di luce o gas) arriva a costare nel complesso tra i 50 e i 70 euro.
Chi fa la voltura delle utenze? Come appare logico, questo costo ricade sulle spalle dell’inquilino subentrante. Ciò è valido sia per le procedure burocratiche, sia per i suddetti costi.