Il servizio fotografico rappresenta l’impegno di un fotografo professionista per realizzare una serie di scatti per fissare nel tempo un momento, un gesto, un’emozione che, per la sua unicità, è e deve essere considerata arte.
Che si tratti di una ricorrenza particolare, come matrimoni o altre celebrazioni la cui memoria si vuole conservare a lungo, proprio grazie alle fotografie.
Questa tipologia di servizio può avvenire in un luogo chiuso, come uno studio appositamente approntato per creare effetti visivi di grande impatto, oppure all’aperto. Per il fotografo, questo tipo di mansione non prevede solamente il semplice scattare fotografie. Il professionista del settore infatti, si concentra sulla location e su ciò che farà da sfondo agli scatti, tenendo sempre presente di intensità e angolatura della luce.
Ma quanto può costare un servizio fotografico e quali sono i fattori che determinano tali costi? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza a riguardo.
Come abbiamo già accennato, non tutti i servizi fotografici sono uguali. Il più classico tra gli shooting fotografici è ovviamente quello legato al matrimonio. Un classico che non manca da generazioni nei cassetti della maggior parte delle famiglie italiane. A questo però, si affiancano quelli legati a eventi particolari, come matrimoni o celebrazioni simili.
Al giorno d’oggi, oltre a queste situazioni “classiche”, si sono affiancate altre più o meno comuni. Uno shooting focalizzato sul volto o sul busto di una persona, per esempio, può risultare utile in ambito lavorativo per liberi professionisti o freelancer che vogliono lavorare in maniera ottimale per quanto concerne il personal branding.
Questo tipo di servizi è ormai molto diffuso soprattutto nelle più grandi città dove c’è più richiesta e dove possiamo trovare fotografi ritrattisti, come ad esempio Leo Bastreghi, specializzato in fotografia di ritratto a Firenze.
In alcuni servizi infatti, i soggetti sono animali domestici come cani e gatti. Sotto il punto di vista commerciale poi, nell’epoca dei social network, avere delle ottime fotografie per promuovere la propria persona è estremamente importante.
Una presentazione studiata del personaggio, in pose intriganti, affascinanti o seriose, può incuriosire ed essere lo spunto giusto per l’inizio di una carriera. Dunque, influencer o personaggi legati al mondo di moda e spettacolo fruiscono periodicamente di servizi di questo tipo.
Esistono però anche servizi fotografici che non hanno per forza degli esseri viventi come soggetti. In ottica marketing, per esempio, un ristoratore potrebbe avere necessità di promuovere le pietanze che prepara per i propri clienti.
Può sembrare una banalità fare una foto ad un piatto? Forse si, ma un professionista di quest’arte riuscirà a farvi venire l’acquolina in bocca con la giusta luce ed angolazione.
Dopo questa doverosa premessa, possiamo arrivare al dunque. Quanto costa uno shooting fotografico? Dare una risposta univoca a questa domanda è tutt’altro che semplice. Se è vero che è possibile individuare dei fotografi amatoriali che propongono delle soluzioni non professionali inferiori ai 40 euro, generalmente la parcella di un esperto è molto più elevata.
A pesare sul compenso complessivo vi sono diversi fattori. Per esempio, il tempo per allestire il set fotografico e per gli spostamenti del fotografo. La durata della sessione stessa ha un peso specifico notevole sul costo complessivo. Va poi considerato che, a seconda di città e di singolo professionista, oltre che alla sua riconosciuta esperienza e curriculum i tariffari possono essere molto vari.
A grandi linee, un fotografo può chiedere 100 euro all’ora se è un esordiente, con una discreta preparazione scolastica e tecnica nel campo, ma senza un’esperienza sul campo alle spalle. Se ci si rivolge a un professionista di un certo livello, il suo costo orario può arrivare anche a superare i 300 euro.
Il costo orario di un fotografo è solo la proverbiale “punta dell’iceberg”. Al di là di una variabile come i compensi legati alle trasferte, difficili da quantificare, esistono altre voci da inserire nel bilancio di previsione per un book fotografico degno di tale nome.
Quando ci si affida a un professionista, per esempio, è necessario offrire una sorta di anticipo sul lavoro, nota nell’ambiente come commissione di seduta. Questa serve per “bloccare” il cliente, e far sì che lo stesso non cambi idea poco prima del servizio, facendo perdere al fotografo tempo e denaro.
Una volta ottenuti gli scatti poi, vanno aggiunti eventuali costi aggiuntivi legati alle stampe fotografiche. I fotografi più scafati, in tal senso, possono offrire dei bundle che contemplano, oltre allo shooting fotografico, un numero di stampe degli scatti.