Quanto costa un metro cubo d’acqua?

Quanto costa un metro cubo d’acqua?

Prezzo dell'acqua

A prescindere che si sia single o che si viva in un contesto familiare alquanto numeroso, l’impatto dei consumi idrici sulla bolletta a fine mese può essere davvero consistente.

Pur non trattandosi di una delle voci più onerose, questa può avere un peso da non sottovalutare nel contesto della crisi economica attuale. Oltre ad essa infatti, il peso sulle famiglie italiane è dovuto anche ad altre tasse, a spese legate al cibo nonché al mantenimento di cani, gatti e altri animali domestici.

In questo articolo specifico cercheremo di comprendere come vengono calcolati i consumi dell’acqua e i relativi costi a metro cubo.

Come vengono calcolati i consumi dell’acqua?

Ancor prima di scendere nel calcolo in base alla mole di acqua utilizzata, è bene fare alcune premesse. La tariffa che paghiamo mensilmente include una quota fissa. Questa cifra viene addebitata indipendentemente dal consumo, anche se durante il mese non si è mai aperto un singolo rubinetto.

Questa quota varia di comune in comune, e va a costituire una somma che ha lo scopo di  coprire i costi legati alla manutenzione della rete idrica primaria e della fognatura. Non solo, la qualità dell’acqua deve essere monitorata costantemente onde evitare l’inquinamento da batteri, pertanto appositi laboratori di analisi effettuano campionature lungo tutta la rete.

Gli stessi ne certificano i requisiti e consigliano l’eventuale uso e dosi di disinfettanti (come il cloro) per preservare l’insorgenza di malattie. In alcuni Comuni tale quota include anche la depurazione, in altri invece viene applicata una tariffa sull’effettivo consumo e arriva anche a pesare per il 70% sul prezzo dell’acqua usata. 

A questa cifra fissa poi, vengono applicati diversi scaglioni. La prima fascia, per chi ha un consumo contenuto, risulta solitamente agevolata e permette a single o piccole famiglie, di poter pagare una cifra irrisoria, salvo che il nucleo familiare abbia e faccia un uso oculato di questo prezioso bene.

Proprio per disincentivare i consumi eccessivi, anche in ottica ecologica, gli scaglioni successivi hanno un prezzo maggiore sul singolo metro cubo d’acqua. L’unità di misura universalmente adottata per calcolare i consumi idrici è il metro cubo. Questo corrisponde a 1.000 litri di acqua.

Fatta questa premessa possiamo andare più a fondo per quanto concerne il costo dell’acqua in bolletta.

Quanto costa un metro cubo d’acqua?

Come già affermato, il costo netto di un metro cubo, varia a seconda degli scaglioni. Il primo scaglione, solitamente considerato entro i 30 metri cubi di consumo mensile, prevede un costo che può essere stimato tra 1,3 e 1,4 euro al metro cubo.

Il secondo scaglione, considerabile tra i 30 e i 90 metri cubi, prevede un innalzamento notevole del costo. Si parla infatti, di circa 2,8 - 2,9 euro al metro cubo. Chi utilizza in maniera smodata il lavandino, la doccia e la lavatrice, potrebbe arrivare anche a superare questa soglia. Il terzo scaglione, considerato dai 90 ai 200 metri cubi di consumo, supera ampiamente i 3,5 euro al metro cubo.

I costi fissi

Come già accennato in apertura di articolo, al consumo scaglionato vanno comunque applicate anche una serie di costi fissi. Nello specifico, questi risultano essere:

  • costi operativi, ovvero tutte le spese che il gestore deve sostenere per mantenere la qualità dell’acqua elevata. In questo contesto rientrano ovviamente i materiali e la manodopera per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • gli ammortamenti degli investimenti effettuati per ampliare o ammodernare l’impianto idrico cittadino;
  • i canoni di concessione, ovvero i costi che il gestore ha per quanto concerne l’utilizzo della rete idrica che, di fatto, resta comunque pubblica;
  • l’IVA.

Va infine ricordato come esistono altri fattori che possono influenzare il costo, sia fisso sia in ottica di consumi. Si parla, per esempio, della qualità base dell’acqua.

Se la fonte da cui il sistema idrico attinge è di ottima qualità, molto probabilmente il gestore avrà meno costi per il trattamento della stessa. Ovviamente, tutto ciò si ripercuote positivamente sulle tasche dei consumatori. Anche la vicinanza della fonte idrica può aver un impatto più o meno consistente sui costi del servizio.

Infine, va calcolato anche che un gestore che opera in un grande centro, tende solitamente a proporre costi inferiori all’utenza. Il suo lavoro di manutenzione e di gestione della rete infatti, viene sfruttato da più utenti paganti e dunque permette all’impresa di “spalmare” i costi ottimizzando i profitti (diminuendo la pressione sulle singole bollette).



Prezzi aggiornati al 27-04-2021

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