Quanto costa un impianto dentale completo?

Quanto costa un impianto dentale completo?

In italia la spesa medica più ostica è rappresentata dalle cure odontoiantriche. Secondo un'indagine Eurostat e un articolo del Il Sole 24 Ore, infatti, queste spese gravano un po' di più sulle tasche degli italiani rispetto alcuni anni precedenti. Tutto ciò può farti intendere come queste determinate cure siano importanti, ma generatrici d'ansia, per una certa fetta di popolazione e soprattutto prioritarie per un corretto e sano stato di salute. Detto ciò, in questo articolo daremo risposta a un quesito parecchio sentito da chi è alla ricerca di certe prestazioni sanitarie. Nonchè esamineremo con un certo approfondimento alcuni aspetti di quanto costa mettere un impianto dentale e relativi prezzi odierni.

Cos'è un impianto dentale?

Un impianto dentale è un dispositivo protesico atto a sostituire uno o più denti mancanti o addirittura tutto l'apparato dentale nell'arcata mascellare o mandibolare, per esempio in soggetti affetti da edentulismo. La mancanza di un dente, purtroppo, può essere causata da fattori fisiologici (un cedimento strutturale interno), fortuiti o casuali (un incidente non voluto) o patologici come una carie o un'infezione. Una protesi dentale è costituita da tre elementi:

  • una vite endossea bioinerte filettata conica o cilindrica ad elevata biocompatibilità in titanio, zirconia o in lega di zirconio e titanio. Questa vite mima la radice originaria del dente mancante ed essendo denominata, infatti, endossea sarà inserita all'interno del tessuto osseo superiore o inferiore.
  • un moncone o in inglese abtument. Esso è la parte transmucosa di raccordo tra la fixture (la vite) e la protesi dentaria vera e propria. Essa è fabbricata in zirconio, titanio, ceramica e resina.
  • una protesi dentaria. Essa è praticamente ciò con cui verrà sostituito il dente originario e viene denominata anche come corona. Essa è solitamente costruita in zirconia, ceramica, resina e come manufatto composito in metallo-resina.

Per sostituire uno o più denti si dovrà ricorrere a un intervento chirurgico vero e proprio, preceduto da accurate analisi preliminari e seguito da conseguenze post operatorie non preoccupanti di routine. Questo intervento sarà effettuato da un dentista in possesso di conoscenze d'implantologia dentale adatte alla diagnosi, alla pianificazione e alla realizzazione di un impianto di altà qualità.

Per approfondire l'argomento, lo studio Ireos Dental ha pubblicato una guida completa sugli impianti dentali, con dettagli clinici, vantaggi, rischi e tanto altro.

Cos'è l'implantologia dentale?

L'implantologia dentale è quella specializzazione della odontoiatria racchiudente all'interno di essa tutte quelle tecniche chirurgiche atte a riabilitare pazienti affetti da edentulismo totale o parziale tramite dispositivi osteointegrati. I dispositivi verranno impiantati all'interno dell'osso dell'arcata superiore o inferiore e, come si è già detto, serviranno alla sostituzione dei denti naturali mancanti. Queste tecniche hanno lo scopo di garantire la funzione masticatoria, di riappropriarsi del proprio sorriso e di ridare fiducia psicologica al paziente colpito da edentulia.

Le tecniche d'implantologia esistenti oggi sono svariate e parecchio efficaci dal punto di vista della resa chirurgica. Si stima che esse abbiano una percentuale di successo tra il 96% e il 98%.

Tipologie di impianti dentali

L'implantologia dentale ha a disposizione, come abbiamo già spiegato, svariate tecniche e metodi per la sostituzione e per l'impianto di un dente. Al tutt'oggi vengono effettuati interventi sia parecchio invasivi che viceversa alquanto delicati e senza uso di recisioni gengivali. Al tal proposito possiamo citare l'implantologia transmucosa, sicuramente la tipologia d'impianto meno invasiva per eccellenza, e anche l'implantologia post estrattiva immediata, con la quale s'intende l'inserimento di un impianto subito dopo l'estrazione di un dente.

Altri tipi d'impianto non sono certo da meno e potremmo menzionare, per esempio, l'impianto a carico differito e l'implantologia carico immediato. Questi due sono i più diffusi e praticati per quanto riguarda gli interventi odontoiatrici.

Quanto costa un impianto dentale a carico immediato?

Un impianto a carico immediato è quel particolare intervento in cui la fixture, il moncone e una corona provvisoria vengono impiantati entro 24-36 ore dall'inizio di un intervento. Questa tecnica permette di eliminare in tempo celeri l'edentulia e riappropriarsi dei "propri" denti. Dopo 3-4 mesi di attesa, in cui nel frattempo le protesi si saranno ossointegrate, potremo successivamente innestare la protesi definitiva. Il costo di un simil trattamento oscilla tra le 7.500 euro e le 14.000 euro.

Quanto costa un impianto dentale a carico differito?

Per quanto riguarda l'impianto a carico differito non risolveremo le nostre problematiche dentali in sole 24 o 36 ore ma dovremmo attendere dai 3 o 4 mesi per l'impianto definitivo della protesi dentaria, cioè la corona. Infatti, nella prima fase dell'intervento il dentista impianterà, recidendo la gengiva, soltanto una vite di guarigione e solo nella seconda fase, dopo l'ossointegrazione, avremo la cosidetta protesi definitiva. Il costo di questo impianto dentale si aggira tra 1.200 e 3.000 euro per un dente singolo e può arrivare fino a 20.000 per un'intera arcata.

Quanto costa un impianto dentale?

I prezzi possono variare a seconda della quantità di denti da sostituire e dalla qualità del'intervento effettuato dal nostro professionista di fiducia. Ad esempio, per un singolo dente potremmo spendere, dipende dalla tipologia dell'impianto dentale, dai 700 ai 1.000 euro.

Per una coppia di denti o più, sostituiti tramite la tecnica dei ponti dentali, i costi si aggiranno tra i 1.500 e i 2.400 euro.

Invece, per un'arcata superiore o inferiore i costi aumentano e potremmo anche spendere tra i 4.000 e i 30.000 euro.

Conclusioni

Tutti i prezzi che abbiamo visto sono da ritenersi per il territorio italiano e sono molto sui generis perché le varie tipologie di tecniche utilizzate seguono dei fattori determinanti e quest'ultimi possono incidere sull'eventuale costo di un impianto dentale.

Comunque, i principali componenti da tenere in considerazione e che influenzano i costi sono:

  • condizioni originarie dei pazienti: l'innesto di un impianto, a volte, non è scevro da complicanze. Un paziente potrebbe presentare patologie, un dente devitalizzato in passato o problemi di salute a monte. Ecco, quindi, che sarà utile e propedeutico intervenire per non imbattersi in un fallimento o problemi relativi all'intervento. Una delle casistiche più frequenti, per quanto riguarda disfunzioni pre-intervento, è sicuramente la ridotta capacità ossea. In questa specifica situazione è effettuato un intervento particolare chiamato rialzo seno mascellare. Esso è praticamente una rigenerazione ossea in una sezione della mascella.
  • qualità dei materiali e tecnologie utilizzate: ovviamente, come quasi qualsiasi professionista che si rispetti, l'utilizzo di materiali di una certa caratura è motivo, sicuramente, di conoscenza nel proprio ambito lavorativo e di un'esperienza che va oltre l'esposizione "museale" di titoli e pergamene. Comunque, possedere e adoperare strumenti tecnologici, per esempio, all'avanguardia e aggiornati sulle ultime ricerche scientifiche e/o accademiche influenzerà sul costo ultimo del tuo impianto dentale.
  • aggiornamento e formazione del personale: per garantire un servizio di qualità un team di un laboratorio odontoiatrico deve seguire congressi, meeting e corsi di aggiornamento professionale. Tutto ciò porterà a trasferte più o meno lunghe con relative spese, assenze dagli impegni lavorativi e una fisiologica procrastinazione di alcuni impegni d'agenda.


Prezzi aggiornati al 05-01-2021

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