Acquistare una Ferrari è il sogno di molte persone. Stiamo infatti parlando della regina delle auto sportive, un marchio tra i più conosciuti e apprezzati al mondo.
Se l’acquisto di una vettura del cavallino rampante è un obiettivo, spesso irraggiungibile, l’esborso necessario per recarsi dal concessionario è solo la prima parte delle spese da considerare.
Poter mantenere un veicolo di questo produttore, a prescindere dal modello, è alquanto oneroso. In questo articolo andremo proprio a vedere quali sono i costi legati al mantenimento di una Ferrari, analizzando ogni singolo aspetto.
Il marchio Ferrari nasce nel 1947 a Maranello, in provincia di Modena.
Nata grazie all’indimenticabile Enzo Ferrari, agli inizi l’azienda era totalmente focalizzata sulle auto da corsa. In tal senso, la prima leggendaria vettura a correre con le insegne del cavallino rampante è stata la Ferrari 125 S.
Nel 1965, grazie alla collaborazione con FIAT, vide la nascita il marchio Dino. Di fatto, ciò diede il via alla prima produzione di vetture da strada collegate a Ferrari. Al giorno d’oggi, questo brand viene largamente considerato come uno dei più influenti al mondo, nonché simbolo del made in Italy di lusso.
Inutile affermare come il costo di un veicolo di questo tipo sia inavvicinabile per gran parte della popolazione mondiale. Non solo: una volta acquistata, una Ferrari va anche mantenuta. Di seguito andremo ad analizzare i singoli modelli e i rispettivi costi da affrontare per mantenere attive queste straordinarie vetture.
Va considerato che, dal 2011, la casa produttrice ha lanciato il programma Ferrari Genuine Maintenance. Questo pacchetto permette di includere in fase d’acquisto ben 7 anni di manutenzione ordinaria.
Oltre a ciò, ovviamente, devono poi essere calcolati gli interventi straordinari che, seppur costosi, restano difficili da valutare a priori.
La Ferrari F430 è una berlina sportiva prodotta dal 2004 al 2009, andando a sostituire la 360 Modena. Questo particolare modello segna una svolta nelle produzioni della casa di Maranello, vista l’introduzione del Motore V8.
Per una vettura di questo tipo, il tagliando è richiesto a un anno o 10.000 chilometri. Generalmente, tale operazione, richiede meno di 1.000 euro e circa 4-5 ore di manutenzione.
Tale operazione include cambio olio motore, sostituzione liquido freni e filtro olio, oltre ad altri piccoli interventi standard. Il secondo tagliando avviene dopo 2 anni o 20.000 chilometri (al costo di circa 1.500 euro), mentre il terzo è dopo 3 anni o 30.000 chilometri e costa come il primo intervento.
Trattandosi di una supercar, non si deve pagare il bollo auto standard, ma uno specifico superbollo. Ciò significa che, per poter utilizzare una F430 su strada, è necessario pagare 2.600 euro annui.
Infine, è necessario considerare i consumi a livello di carburante. Questo tipo di vettura compie 100 chilometri con 18,3 litri di benzina. Tenendo presente che ad oggi (dicembre 2021) il costo di un litro di benzina è di circa 1,75 euro, per percorrere 100 chilometri è necessario sborsare poco più di 32 euro.
A questi costi poi, va ovviamente aggiunto quello dell’assicurazione che, seppur variabile a seconda dell’istituto a cui ci si rivolge, in virtù della supercar in considerazione non è particolarmente economica.
La Ferrari Portofino, nota tra i tecnici come F164, è una sportiva coupé-cabriolet prodotta a partire dal 2018.
Se per quanto riguarda il tagliando e superbollo il discorso è pressoché identico rispetto al precedente modello, possiamo concentrarci maggiormente sui consumi. Stando alle schede tecniche infatti la F164 consuma decisamente meno rispetto ai motori dei modelli predecessori.
Si parla di 11,3 litri per 100 chilometri percorsi, dunque poco meno di 20 euro. Sotto questo punto di vista, a quanto pare, l’evoluzione tecnica ha permesso di ridurre considerevolmente il consumo di carburante.
In compenso, a pesare sulla vettura, vi è un superbollo più che raddoppiato rispetto alla F430, con un esborso annuo richiesto pari a 5.706,95 euro.
La Ferrari California è una vettura Gran Turismo prodotta dal celebre marchio tra il 2008 e il 2014. In questo caso, registriamo un calo di superbollo rispetto alla F164, visto che si parla di una cifra intorno ai 3.000 euro.
Con consumi pari a 13,2 litri per 100 chilometri, i costi legati a questa macchina sono praticamente identici a quelli di una Ferrari Portofino.
Se l’acquisto di una Ferrari usata può sembrare un modo per abbattere i costi, in realtà potrebbe non essere così vantaggioso sul medio-lungo periodo. Una vettura già usurata infatti, generalmente ha costi maggiori di manutenzione.
In tal senso può avere peso quanto e come si usa il veicolo, come è stata guidata la stessa negli anni precedenti e la naturale usura delle componenti. Per avere un’idea generale, possiamo riferirci a una delle più iconiche vetture della casa di Maranello, ovvero la Ferrari Testarossa.
Questo gioiellino è stato prodotto dal 1984 al 1996 e rappresenta una delle vetture più famose degli anni ‘80 e ‘90. A grandi linee, mantenere una Testarossa costa circa 1.300 euro all’anno di sola manutenzione ordinaria.
A livello di consumi si parla di 11,4 litri ogni 100 chilometri quindi, tutto sommato, la vettura si rivela anche “economica” rispetto a modelli più moderni. Per percorrere un centinaio di chilometri dunque, si va a spendere poco meno di 20 euro.
L’aspetto positivo è rappresentato dal valore che tali vetture mantengono nel tempo. La Ferrari è considerata un oggetto d’arte. Pertanto difficilmente perde valore anzi, possedere un’auto della casa Maranello, anche se non è eccessivamente datata, risulta un investimento che può rivelarsi molto vantaggioso nel medio lungo periodo.
