Che sia per eliminare la divisione tra cucina e sala da pranzo o aumentare la superficie utilizzabile del pavimento, ci sono alcune cose da considerare prima di abbattere una parete di casa, e che influiscono anche sul costo dell'operazione.
La prima è sicuramente stabilire se si tratta di un muro portante o no, la seconda è conoscere il materiale di cui è fatta la parete, che dipende anche dal fatto che si tratti o meno di un muro esterno o interno, e, infine, considerare il pavimento su cui poggia il muro.
In questo caso la cosa ideale da fare è riempire l'area liberata con la pavimentazione rimasta dalla prima posa. Può capitare però che le finiture del pavimento non siano più in commercio. Quindi, è bene valutare la sezione del pavimento che si esporrà ed il tipo di superficie da usare per il rivestimento in termini di costo e disponibilità sul mercato.
Vediamo allora di analizzare cosa occorre sapere sulle pareti prima di decidere se affidarci ad un tecnico, ed i relativi costi destinati all'abbattimento di un muro.
Come accennato, i muri si dividono essenzialmente in portanti e non portanti.
I muri portanti sostengono i carichi imposti da travi e lastre, compreso il loro stesso peso, e li trasferisce alle fondazioni. Possono trovarsi sia all'esterno che all'interno e devono resistere alle sollecitazioni derivanti da venti o scosse sismiche. Questi tipi di pareti possono distinguersi, in base al materiale in cui sono realizzati in:
Le pareti non portanti, invece sostengono solo il loro peso ma non costituiscono la struttura dell'edificio come travi e lastre. Questi muri sono usati solo come pareti divisorie o per separare le stanze dall'esterno. Sono anche dette muri interni o tramezzi. I materiali più comuni in cui sono costruiti i muri non portanti sono:
Per risparmiare sui costi della manodopera necessaria per abbattere una parete, possiamo cimentarci a farlo in autonomia, purché si tratti di un muro non portante. Rimuovere un muro interno non portante è un lavoro impegnativo, ma non impossibile. Il primo passaggio fondamentale prevede di assicurarci della presenza nel muro di cavi, tubature o altri elementi da non danneggiare. Poi, bisogna sfondare il muro a secco e cominciare a toglierlo pezzo per pezzo. È possibile staccare i pezzi a mano, ma per rendere il lavoro più ordinato è consigliabile tagliare la parete lungo i bordi delle travi ed eliminare le parti più grandi. Il passo finale è il taglio e l'estrazione dell'intelaiatura del muro, quindi le travi e le lastre.
Prima di iniziare, è necessario un piano per spostare o mettere in sicurezza qualsiasi filo, impianto idraulico o conduttura che attraversa il muro. Ma ancora più importante, è necessario confermare che non si tratti di un muro portante. Un muro portante fornisce un supporto strutturale per i carichi di peso che regge, quindi non può essere rimosso senza che una nuova struttura prenda il suo posto. La demolizione di un muro portante è un progetto che richiede un intervento di tipo professionale.
Oltre al tipo di materiale e alle caratteristiche che abbiamo finora elencato, un altro fattore che contribuisce alla variazione del prezzo di un intervento di un abbattimento di una parete, anche se in minima parte, è il luogo in Italia in cui ci troviamo.
I costi medi di seguito si riferiscono alla manodopera, sono misurati in metri quadri (o cubi, nell'unico caso del tufo) e si differenziano tra demolizione compiuta a mano o con mezzi meccanici (più economica).
Allora, ad esempio, la demolizione di un muro in mattoni pieni viene intorno ai 14 Eur/mq (a mano) o 10.50 Eur/mq (con strumenti meccanici), mentre in mattoni forati il prezzo oscilla tra i circa 8.70 ed i 9.20 Eur/mq.
Se la parete è in tufo la differenza di prezzo tra la modalità di esecuzione a mano e quella con mezzi meccanici è più netta perché nel primo caso spenderemo circa 127.50 Eur/mc, mentre nel secondo quasi la metà, intorno ai 62.60 Eur/mc.
Per una parete in pietrame, infine, il costo varia tra i 69.60 ed i quasi 142 Eur/mq.