Il motomondiale è la massima competizione a livello internazionale per quanto concerne le due ruote. Il torneo è suddiviso attualmente in quattro diverse categorie di cilindrata, ovvero:
Proprio quest’ultima categoria, per potenza e prestigio della competizione, rappresenta la classe regina del motomondiale alla quale aspirano tutti i grandi piloti sportivi.
In questo articolo approfondiremo la conoscenza proprio della classe MotoGP, cercando di conoscere in modo spedito e sintetico la sua storia, principali caratteristiche e i costi legati alle vetture che prendono parte a tale competizione.
Il prezzo di una moto da MotoGP, come vedremo, è talmente elevato da risultare impressionante anche se confrontato con i più preziosi veicoli da 4 ruote come, ad esempio, le celebri Ferrari.
La suddetta divisione delle categorie ha subito variazioni consistenti ai regolamenti sia per le gare che per gli standard da osservare sulle moto al fine di equiparare il più possibile i mezzi. Tutto ciò dal 1959, anno di fondazione del motomondiale. La MotoGP nello specifico, è nata nel 2002, andando a sostituire la 500 (all’epoca la classe regina).
Quanti cavalli ha una MotoGP? Tale nuova denominazione è dovuta proprio al limite di cilindrata che, secondo i regolamenti della Federazione Internazionale di Motociclismo è stato spostato a 1000 cm³. In generale, il numero di cavalli di una MotoGp è solitamente mantenuto segreto dal costruttore. Anche se in media si parla di 240 cavalli, si vocifera che il motore più potente in assoluto sia attualente quello della Ducati 1000cc.
Anche riguardo i motori, il limite è stato portato ai già citati quattro tempi. Dall’anno 2002, il pilota più vincente della categoria sono stati l’italiano Valentino Rossi e lo spagnolo Marc Márquez, entrambi con 6 titoli iridati.
Per quanto riguarda i mezzi stessi, la moto da MotoGP più performante dell’ultimo ventennio è stata senza ombra di dubbio la Honda, anche se negli ultimi due anni l’italiana Ducati si è aggiudicata il mondiale (con i piloti Joan Mir e Fabio Quartararo).
La moto da corsa gp è, per sua natura, un prototipo. Ciò significa che non risulta in vendita e che non è possibile impiegare, per le sue caratteristiche, su strada. Questa è una differenza sostanziale rispetto ad altre categorie di corse, in cui le moto adottate sono rielaborazioni di mezzi potenzialmente utilizzabili nel quotidiano.
Questa regola però ha due eccezioni. Sono infatti moto derivate direttamente da modelli utilizzati in MotoGP, questo perché la struttura stessa del mezzo ha superato l’esame e i parametri imposti per l’omologazione e poter circolare nelle strade.
Stiamo parlando dell’ambita Ducati Desmosedici RR, un modello da 989 cm³ di cilindrata, un peso complessivo di 171 chili (un valore in linea con il peso di una moto da MotoGP standard) e un costo complessivo di 60.000 euro.
L’altro veicolo sul mercato, nonostante la sua derivazione da prototipo, è la Honda RC213V-S del 2015. Si parla sempre di un 989 cm³ con motore da 159 cv capace di raggiungere gli 11.000 giri al minuto. Il costo di questa moto da MotoGP? si parla di ben 188.000 euro.
Quanto detto finora però, si riferisce a veicoli stradali. Non è detto però che un facoltoso appassionato o collezionista intenda acquistare un veicolo da MotoGP pur senza l’intenzione di utilizzarlo su strada.
Quanto costa dunque una moto da competizione? Facendo i calcoli nei panni di una squadra che partecipa alla MotoGP, la stima complessiva è di circa 3 milioni di euro per 2 piloti con 2 moto ciascuno. Dunque, escludendo ricambi e riparazioni, una moto di questo tipo può arrivare a costare più di 700.000 euro.
Come riportato da alcuni siti specializzati, la sola componente elettronica su un mezzo di questo tipo (sensori, cavi, pannelli vari) costano circa 100.000 euro, mentre i kit per i freni anteriori superano i 70.000.
Inutile sottolineare inoltre che, in caso di incidente, anche minimo, i costi da affrontare per la squadra sono da capogiro (come valuteremo in seguito).
Con queste premesse riguardo il costo delle motociclette, è facile intuire come ogni singolo accessorio legato alla MotoGP risulti poco economico.
Per esempio, quanto costa un casco da MotoGP? In questa categoria, si possono anche superare i 10.000 euro. Si tratta di strumenti realizzati con i materiali più moderni, resistenti e leggeri, capaci di proteggere il pilota anche dagli urti più consistenti.
Discorso simile per il vestiario. Una tuta da MotoGP infatti ha un costo che si aggira tra i 4.000 e i 5.000 euro, come riportato dal sito Moto.it. A questa logica, non sfuggono neanche le gomme. In MotoGP infatti, sono un costo tra i più elevati per le squadre: si parla di una cifra che, calcolata su base stagionale, supera ampiamente il milione di euro.
In questo senso, lo studio delle mescole e il lavoro tecnico di alto livello ha un impatto notevole sui prezzi che i team devono affrontare. Nulla a che vedere, per esempio, con i prezzi legati alle gomme delle nostre auto.
Con componenti tecnologicamente avanzati e costi esorbitanti è facile capire come, anche la minima caduta con queste moto, risulti essere un vero e proprio bagno di sangue.
In tal senso, è stimato che anche in caso di un lieve incidente, i lavori per la risistemazione di una moto da MotoGP non sono mai inferiori ai 10.000 euro. In caso di incidente più serio e della rottura di più componenti, le riparazioni possono raggiungere anche i 100.000 euro.