Le norme di prevenzione anti-Covid che da un bel po' hanno permeato la nostra vita di tutti i giorni ci hanno, non proprio gioiosamente, costretti a prendere familiarità con tutta una serie di strumenti che prima conoscevamo al massimo per cultura generale: guanti in lattice o nitrile, disinfettanti per le mani, mascherine (ffp1, ffp2 e via dicendo), tamponi (antigenici e molecolari), saturimetri e termoscanner.
Questi ultimi, in particolare, hanno causato una certa apprensione in chi si trovava ad entrare in negozi, uffici o centri commerciali e si vedeva generalmente puntare alla testa degli aggeggi a forma di pistola che sembravano scarti di scenografia di un b-movie di fantascienza.
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A differenza dei tradizionali termometri clinici (digitali o “a mercurio”) che rilevano la temperatura attraverso un contatto più o meno prolungato col corpo di una persona, i termoscanner hanno una valenza igienica nettamente più efficiente, non prevedendo alcun contatto con la cute. Infatti, attraverso un apposito sensore ottico, questi apparecchi leggono la radiazione a infrarossi di un corpo, commisurata alla emissione superficiale di calore.
In questa maniera è anche possibile operare tenendo le distanze di sicurezza previste dalla attuale normativa di prevenzione sanitaria. Va comunque precisato che i termoscanner, se usati impropriamente o in condizioni non ideali, possono fornire rilevazioni falsate.
Se il criterio di funzionamento base di un termoscanner è comune ai vari modelli, possono invece variare le forme che possono assumere i termoscanner, in base anche all’utilizzo che ne viene fatto e al contesto. Vediamo quali sono quelli più comuni:
I prezzi sono ovviamente differenti per i vari modelli di termoscanner presenti sul mercato. Per un semplice termoscanner “a pistola” abbiamo modelli economici che partono da circa 20 euro e difficilmente, al di là di marca e affidabilità, troveremo modelli con prezzo superiore ai 100 euro (a parte modelli modificati con accessori quali sostegni o automatizzazione della rilevazione). Per le termocamere il discorso è differente, anche perché spesso fanno parte di sistemi di rilevazione e sicurezza più complessi. Diciamo che una termocamera può partire dai circa 1000 euro di un modello base individuale a sistemi di rilevazione di massa a più sensori che arrivano a costare anche oltre 15mila euro (iniziano ad essere adottati in alcune stazioni ed aeroporti europei, ma non rientrano di certo tra quelli utilizzati dal piccolo negozio). Peraltro, le termocamere, oltre che per fini sanitari, sono da sempre utilizzate anche in altri contesti.