Almeno una volta nella vita capita a tutti, o quasi, di interfacciarsi con l’adozione di un animale domestico. Cani, gatti, criceti e conigli sono sicuramente molto teneri e rappresentano degli amabili e fedeli animali da compagnia, degli ottimi compagni di avventura.
Alcuni però sostengono lo stesso dei serpenti, possedendo anche più di un esemplare.
Avere un serpente come animale domestico è sicuramente una pratica inusuale e poco diffusa, ma si tratta di un settore particolarmente in crescita, con centinaia di appassionati che decidono di adottare un compagno squamoso.
Fatte queste considerazioni: quanto costa un serpente? E, di conseguenza, quanto costa allevare un serpente?
Lo vediamo insieme in questo articolo.
Ora che i serpenti domestici sono una realtà più che affermata, in maniera simile a quanto accade con i camaleonti, molti potrebbero regolarmente chiedersi quali siano le razze più predisposte a questo tipo di allevamento, molto più casalingo rispetto alla loro natura intrinseca.
Il prezzo di un serpente dipende infatti anche dalla razza che si sceglie: è chiaro che le razze velenose o pericolose sono sempre sconsigliate, soprattutto per evitare problemi di sorta. Nulla però vieta di adottare, ad esempio, un serpente corallo. Nonostante la sua velenosità infatti, gli utenti esperti sono in grado di maneggiarlo correttamente senza rischiare gravi perdite.
Le razze principali di serpente considerato “domestico” sono:
La scelta della razza del serpente che si intende adottare dev’essere inoltre influenzata da una serie di considerazioni, sia in merito di sicurezza che di praticità. Ogni serpente ha, infatti, il proprio habitat, all’interno del quale riuscirà a stare bene e a sentirsi protetto.
È chiaro che, soprattutto per le razze più grandi, gli ambienti angusti sono sconsigliati, in particolare se non si possiedono grosse stanze da impiegare per le gabbie dei serpenti.
Nel prossimo paragrafo vediamo quindi quanto costa allevare un serpente e tutto quello che è necessario.
L’allevamento di un serpente non è assolutamente una pratica da prendere alla leggera. Così come con qualsiasi altro animale, infatti, sono necessari pazienza ed attenzione, nonché un certo carico di responsabilità.
Mantenere un serpente, tuttavia, non è molto costoso come si pensa. Può essere sicuramente più costoso mantenere un cavallo, perché i costi di mantenimento per i serpenti sono sorprendentemente bassi. Ciò che crea maggiore dislivello riguarda, più che altro, i costi iniziali da sostenere per mantenere un serpente.
Oltre al costo effettivo dell’animale stesso (che vedremo a breve), può rappresentare una grande spesa la teca di vetro, all’interno della quale andranno sistemati l’habitat e l’animale appunto.
Insieme a questo, un’altra spesa da considerare riguarda il cibo.
I ratti o i topi che vengono venduti come “mangime” per serpenti hanno un costo di circa 2€ o 3€, variabile in base alla razza di serpente da mantenere. Generalmente, i grandi serpenti si saziano con un topo per almeno due settimane, ma questo dipende dalla dimensione del serpente e dalla sua età.
I costi monetari si esauriscono poi con l’acquisto del terrario, che dev’essere specifico per ogni razza di serpente e mantenuto ben pulito. Oltre a questo, la temperatura generale non deve mai scendere sotto i 25° C, in maniera tale che il serpente possa sopravvivere a lungo.
Sempre il serpente, infine, va tenuto sempre ben pulito.
Giunti alla fine di questo viaggio alla scoperta dei serpenti domestici, è arrivato il momento di conoscere il prezzo di un serpente, andando ad analizzare soprattutto quelle che sono le razze considerate domestiche e adottabili come un normalissimo animale da compagnia.
Da un punto di vista generale, i serpenti hanno un prezzo che parte dai 50€ per i più giovani fino anche a oltre i 500€ per gli esemplari più particolari.
Nello specifico, i prezzi sono i seguenti: