Il settore della produzione musicale, nonché dell’Home Recording e della registrazione audio ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Fino a qualche decina di anni fa, infatti, registrare in maniera quasi professionale in ambienti non trattati sembrava un’utopia, quasi un sogno, eppure oggi è possibile.
Nel corso del tempo sono infatti approdate sul mercato nuove tecniche di insonorizzazione, così come strumentazioni professionali con lo scopo di migliorare ancora una volta l’home recording.
Sia in un ambiente professionale che casalingo, però, la possessione di un microfono a condensatore diviene un pre-requisito fondamentale se si desidera registrare la voce ad una qualità migliore.
Scopriamo quindi, in questo articolo, come funziona un microfono a condensatore e quanto costa.
Gli esperti della produzione audio non hanno mai avuto alcun dubbio: la qualità della registrazione ottenuta dall’utilizzo di un microfono a condensatore è quasi sempre superiore a quella ottenibile tramite i microfoni classici.
Non a caso, il microfono a condensatore è la tipologia più impiegata anche negli studi professionali, dove “qualità” rappresenta la parola d’ordine per antonomasia.
Un microfono a condensatore non è altro che un microfono professionale che viene impiegato per la cattura delle frequenze audio emesse da voce (o strumento) e la trasposizione delle stesse in formato prima meccanico e poi elettronico. Si parla di “condensatore” poiché, all’interno della capsula del microfono, sono poste due piastre di metallo, parallelamente l’una all’altra.
Tra le due piastre si pone quindi un materiale dielettrico polarizzante, che genera la caratteristica “cattura” dell’energia del microfono.
In questo modo, il condensatore è in grado di comprimere maggiore energia sotto forma di elettricità, catturando di conseguenza un maggior numero di frequenze vibrazionali provenienti dalla voce di chi canta.
All’interno del microfono, una delle due piastre del condensatore è proprio il diaframma, che vibra in funzione dell’onda che lo colpisce. Questo genera una variazione della tensione tra le due piastre, venendo così a creare il vero segnale audio.
Vista l’alta elettronica che compone un microfono a condensatore, spesso si utilizzano microfoni che richiedono un’alimentazione esterna per funzionare. Questa è definita “Phantom Power”, caratterizzata da un pulsante rosso posto soprattutto sulle schede audio esterne a cui si collega il microfono.
L’alimentazione phantom è caratterizzata da una potenza da 48V e, senza l’accensione diretta da parte di un comando a mano, il microfono non riuscirà a catturare nessun tipo di segnale.
Anche nei microfoni per l’home recording, infatti, questo è un punto cruciale, che non può di certo mancare per una registrazione ottimale ed ad un livello decisamente superiore.
Parlando di registrazione audio in luoghi non trattati, si può comunque fare affidamento anche ad un microfono a condensatore USB.
Come abbiamo già visto, i microfoni di questo stampo richiedono un’alimentazione a 48V, come la Phantom. Questo garantisce un maggiore controllo delle piastre, ed una qualità decisamente superiore rispetto al normale.
Queste sono spesso però soluzioni costose, non adatte proprio a tutte le tasche.
Proprio per questo motivo, è possibile trovare sul mercato anche un modello di microfono a condensatore USB, che sfrutti la funzione plug and play per funzionare all’istante. Da un prodotto del genere non ci si può ovviamente aspettare una qualità eccelsa, anche se rimane un ottimo ripiego per acquistare un microfono a condensatore economico.
Questo è principalmente consigliato a chi necessita di un microfono qualitativo ma non professionale.
Venendo quindi all’aspetto economico legato all’acquisto di un microfono a condensatore, bisogna innanzitutto dire che molto dipende dalla tipologia di microfono, dalla marca e dal bundle selezionato.
In commercio è possibile trovare, come abbiamo già detto, modelli di microfono a condensatore USB, che permettano di risparmiare molto sulla spesa ottenendo una resa non professionale, ma sicuramente discreta ed onesta rispetto a quanto proposto dal mercato di nicchia.
È chiaro che, anche in un contesto casalingo, una spesa maggiore garantisce un prodotto di maggiore qualità, alimentato da una phantom esterna e con tutto quello che si potrebbe desiderare da un pacchetto completo.
Cercando “microfono a condensatore Amazon”, ad esempio sulla nota piattaforma, sarà possibile individuare dei pacchetti completi per l’home recording, dotati di microfono, cuffie e scheda audio, insieme a tutta la cavetteria necessaria.
Questi sono i bundle: pacchetti completi per iniziare a registrare.
Tra questi ricordiamo sicuramente i bundle di Scarlett Focusrite, acquistabile anche a 240€, così come quelli di Rode, a cifre più o meno analoghe.
Spostandosi sui livelli professionali, ovviamente, i prezzi lievitano, arrivando anche agli 800€ di AKG, una delle marche più conosciute ed apprezzate del settore.
Il microfono a condensatore per voce USB o economico, invece, è rintracciabile online anche a meno di 100€ ma, come è stato più volte ribadito, si tratta di una soluzione sconsigliata per registrare canzoni o musica in generale. Sono soluzioni adatte a podcast e chiamate magari, ma niente a che vedere con un microfono Scarlett o Rode.