Quanto costa rottamare un'auto?

Quanto costa rottamare un'auto?

Quanto costa rottamare un’auto?

La rottamazione degli autoveicoli, nel nostro Paese (ma non solo), è spesso soggetto a incentivi statali, che da un lato hanno l’obiettivo di rimuovere dalla circolazione mezzi obsoleti, altamente inquinanti e spesso pericolosi, dall’altro vanno anche ad incentivare il mercato delle vendite automobilistiche, caratterizzato generalmente da un livello di spesa considerevole, e quindi anche utile per incrementare il PIL e avere degli introiti fiscali più alti. Il fenomeno della rottamazione è ormai coadiuvato da incentivi quasi permanenti per quello che riguarda l’acquisto di mezzi a propulsione elettrica o ibrida elettrico/benzina.

Va precisato che con il termine “rottamazione” non ci si riferisce solo alla mera demolizione del mezzo (con recupero preventivo dei materiali riciclabili e in varia misura riutilizzabili, e successivo smaltimento della carcassa residua), ma a tutta la procedura burocratica che porta alla cancellazione definitiva del mezzo dai registri automibilistici.

Se vuoi sapere quanto costa demolire un'auto abbiamo scritto un articolo specificatamente su quello.

Cosa bisogna fare per rottamare un’auto?

Partiamo dal presupposto che in Italia, proprio per via degli incentivi di cui si diceva, le rottamazioni delle auto si accompagnano in larga parte all’acquisto di una nuova vettura, con conseguente carico sul concessionario di tutta la trafila burocratica relativa alla rottamazione.

Ma, nel caso in cui la necessità fosse solo quella di disfarsi di un’auto vecchia e non più utilizzabile, quale sarebbe la procedura da seguire?

Intanto, per demolire un’auto è necessario rivolgersi ad un centro di raccolta autorizzato per la demolizione e lo smaltimento (comunemente noto come autodemolitore), fornendo, oltre l’auto, le targhe originali, il certificato di proprietà del mezzo (oggi digitale), e il libretto di circolazione.

Con questi il demolitore prende in carico l’auto da demolire, e si hanno 30 giorni di tempo per procedere con la richiesta di cancellazione della vettura al PRA. Per poter procedere è inoltre necessario che il veicolo sia libero da vincoli, in particolare da fermi amministrativi, e quindi si deve procedere al pagamento delle somme necessarie per cancellare il fermo.

Un elenco dei centri di demolizione autorizzati è reperibile sul sito internet dell’ufficio PRA, selezionando la provincia interessata.

Se l’intera documentazione è in regola, l’autodemolitore consegna al proprietario del veicolo il certificato di rottamazione, che libera il proprietario della vettura da ogni successiva responsabilità (civile e penale) relativa al veicolo dal momento dell’accettazione da parte del demolitore. Per la responsabilità fiscale, i termini di decadenza potrebbero essere differiti, anche sulla base di quanto previsto dalle normative regionali sul Bollo Auto.

Per chi avesse dei dubbi su come procedere, si può sempre rivolgersi ad una agenzia specializzata in pratiche automobilistiche, oppure consultare la chiarissima guida presente sul sito internet ACI.

Quanto costa rottamare un’auto?

Come abbiamo detto, non possiamo considerare come rottamazione la sola demolizione materiale della vettura (che ha un costo che, sulla base del demolitore e del mezzo, può andare dai 100 euro ai 200 euro), ma anche dalle pratiche di cancellazione dai pubblici registri. Attualmente gli altri costi previsti sono:

  • emolumenti ACI €13,50;
  • imposta di bollo €32,00 (oltre alla commissione per il versamento postale) per chi presenta il certificato di proprietà digitale o digitale. La somma sale a €48,00 se si utilizza il modello NP3B in caso di mancato reperimento del certificato di proprietà.

A queste somme vanno aggiunte le eventuali commissioni, nel caso ci si rivolga a agenzie di pratiche automobilistiche o altri intermediari.

Alcuni autodemolitori offrono anche dei servizi di demolizione gratuita, generalmente a fronte del possibile recupero di pezzi di ricambio o altri materiali dalla vettura da rottamare. Tale pratica, per quanto conveniente, non libera comunque dalle spese relative alle pratiche di radiazione al PRA.



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