È molto carina, intelligente e…illegale. O meglio, in Italia è illegale sia l’acquisto sia la detenzione di qualsiasi specie di scimmia, come stabilito dal Ministero dell’Ambiente con il Decreto 19 aprile del 1996. La motivazione del divieto è spiegata all’articolo 1 che individua le “specie che possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica”, integrando con l’Allegato A una circolare esplicativa che elenca per “Classe e Ordini” tutte le specie per le quali è proibita la detenzione di esemplari vivi. E le diverse specie di scimmia sono tutte incluse.
Secondo quanto stabilito dal comma f della legge 150/1992 chi “detiene, utilizza per scopi di lucro, acquista, vende, espone o detiene per la vendita o per fini commerciali, offre in vendita o comunque cede esemplari” rischia dai 6 mesi ai 2 anni di reclusione, oltre a un’ammenda che va da 15mila a 150mila euro.
Quanto detto vale per chi ha intenzione di comprare una scimmia come animale da compagnia, ma non per chi è proprietario di uno zoo, di un bioparco, o di qualche ente naturalistico dedito alla cura e alla salvaguardia di animali esotici specifici.
Fatta questa doverosa specifica, cerchiamo di conoscerle più approfonditamente, scoprendone abitudini, alimentazione e costi per l’acquisto e il mantenimento.
Il plurale di fine paragrafo non è casuale. Quando utilizziamo il termine scimmia, facciamo riferimento a un numero elevato di mammiferi appartenenti all’ordine dei Primati, al cui interno sono inserite circa 260 specie. Queste vivono in habitat differenti e, a seconda dell’esigenza primaria, ciascuna specie ha sviluppato caratteristiche specifiche rispetto alle altre. Perciò, parlare di caratteristiche della scimmia in maniera generica può risultare tanto superficiale quanto sbagliato.
Alcune credenze sono comunque giustificate, come la grande curiosità e la sviluppata intelligenza di questi animali (è opinione diffusa che lo scimpanzé sia l’animale più intelligente dopo l’uomo). Più che le caratteristiche, sono alcuni comportamenti a essere ricorrenti e caratterizzanti, come:
Alla luce di questi aspetti, si capisce come non sia solo una questione legalitaria. Acquistare una scimmia per tenerla in casa e allontanarla dal suo gruppo-famiglia è una violenza nei confronti dell’animale, che viene privato di aspetti fondamentali per la formazione del proprio carattere e nell’acquisizione di istruzioni comportamentali necessarie.
Le 260 specie di scimmie vivono in quattro continenti differenti (Africa, Asia, America centrale-meridionale), compresa l’Europa (a Gibilterra). Quelle che abitano nei primi due continenti sono chiamate scimmie del vecchio mondo per distinguerle dalle scimmie del nuovo mondo, presenti in centro america e sudamerica. Questa diffusione in territori molto diversi tra loro fa sì che gli habitat delle scimmie siano fortemente caratterizzanti, differendo l’uno dall’altro. Prendendo ad esempio alcune specie di scimmia, è possibile notare la specificità di ciascun habitat in relazione all’esemplare scelto:
Babbuini: diffusa in Africa, questa specie vive in habitat differenti dello stesso continente. Non solo sugli alberi delle foreste, ma anche nelle grandi distese della savana o in zone prettamente rocciose.
Macachi: vivono in alcune aree dell’Asia e dell’Africa del Nord. Come nel caso dei Babbuini, anche i Macachi sono presenti in habitat diversificati come le foreste (sugli alberi), le zone costiere (comprese le spiagge) o quelle in altura.
Gibboni: sono presenti in Asia e le varie specie vivono sugli alberi nelle foreste, sfruttando in tal modo la grande capacità acrobatica.
Scimpanzé: le due specie di scimpanzé conosciute della famiglia Pan (comune e bonobo) vivono in Africa. Si muovono in grandi gruppi e sono molto territoriali. Vivono sia a terra sia tra gli alberi.
Scimmie cappuccino: appartenenti alla categoria delle scimmie del nuovo mondo, queste simpatiche scimmiette vivono in diversi Paesi dell’America del sud, e sono abituate a spostarsi molto tra un albero e l’altro.
Tamarini - Marmosette: fanno parte della famiglia Callitricidi, sono molto piccole (non arrivano a pesare 500 grammi) e molto abili. Vivono in gruppi di sei-sette elementi sugli alberi della foresta Amazzonica.
L’habitat in cui vivono le scimmie, quindi, è molto vario e diversificato. Alcune specie hanno una maggiore capacità e adattabilità a vivere in habitat eterogenei, tanto a terra quanto sugli alberi, in aree costiere o montuose; altre, invece, in misura anche di una grandezza contenuta, hanno sviluppato particolari abilità nello spostamento sugli alberi, e scendono raramente a terra per evitare il rischio di essere facili prede.
L’alimentazione delle scimmie è varia e variegata, e l’habitat è solo uno dei fattori che influenzano l’aspetto nutrizionale delle varie specie. In linea di massima è possibile asserire che (quasi) tutte le scimmie sono onnivore (poche specie sono esclusivamente erbivore); questo è possibile grazie alla dentatura completa di cui dispongono i primati. Di base, le scimmie mangiano foglie, radici, frutta, tuberi, insetti, uova di uccelli, piccoli rettili, anfibi, e molto altro. Se si vuole approfondire l’argomento, è consigliato questo articolo di animalpedia.
Secondo quanto detto fino ad ora è abbastanza deducibile il fatto che non esista un vero prezzo di acquisto per le scimmie. Le differenti caratteristiche, le dimensioni, l’età e anche il sesso dell’animale possono variare il costo di parecchie migliaia di euro. Volendo provare a fare una stima, si può asserire che il costo medio sia intorno i 6mila, 7mila euro. Questo per ciò che concerne l’acquisto del solo animale. Bisogna poi considerare tutta una serie di spese, in particolar modo per le cure veterinarie (medicinali compresi) e per l’alimentazione dell’animale (50 euro a settimana), che devono essere tenute in conto nel momento in cui si desidera acquistare una scimmia.