Anche per chi abita in un appartamento in pieno centro urbano, senza giardini o grandi spazi all’aperto, la presenza in casa di una o più piante può abbellire l’ambiente e dare un aspetto meno asettico. Certo, una pianta, a meno che non sia di plastica, richiede delle cure.
Se anche voi fate parte di quei soggetti che non si vogliono arrendere all’idea delle piante artificiali ma vogliono comunque mantenere i loro sforzi per le attività di giardinaggio al minimo, una soluzione generalmente valida è costituita dalle piante grasse.
Certo, mettersi in casa un cactus, un fico d’india o altre piante simili, ingombranti e vistose potrebbe non essere sempre la soluzione ideale. Ma vi sono moltissime piante grasse rare, raramente reperibili allo stato selvatico e dalle condizioni di coltivazione non sempre semplici per arrivare alla maturità, che hanno, oltre alla necessità di cure minime, il vantaggio di avere dimensioni ben più ridotte, tanto da sembrare quasi complementi di arredo.
Se vogliamo acquistare una pianta grassa rara la prima cosa da fare è imparare a riconoscerla e a dargli un nome.
Possiamo fare una prima distinzione tra le cactacee, le astrofite, le euforbiacee, le mammillarie e le ferocactus, per citare giusto le categorie più diffuse. Per quanto si possa essere tentati di definirle tutte, in maniera generale, come “cactus”, queste prime distinzioni, fatte sulla base delle forme prese da queste piante, sono essenziali per orientarsi.
Tra queste piante ovviamente ve ne sono di più facili da reperire, ma anche di meno comuni.
Ad esempio, negli ultimi anni non è difficile vedere nelle case di amici e conoscenti qualche esemplare di Cephalocereus senilis, comunemente chiamato “cactus testa di vecchio” per via della peluria che ne ricopre la superficie. Si tratta di una specie ibrida creata in vivaio e molto apprezzata.
Poi ci sono invece esemplari molto più difficili da trovare, il cui valore sale notevolmente. Entriamo in questo caso nel campo delle piante grasse rare da collezione: molte di queste sono originarie del messico e di altre aree del sud America, alcune vengono invece da isole di origine vulcanica nell’Oceano Pacifico e ci mettono anni per formarsi e arrivare alla maturità biologica.
I prezzi di queste piante possono partire da circa 40 euro per quelle più piccole reperibili nei vivai fino a diverse centinaia di euro o addirittura sottoposti a trattativa privata e disponibili solo sui mercati collezionistici privati.
Se siete tra quelli che, invece, in casa vogliono avere delle piante con dei fiori, per dare un tocco di colore, potete scegliere una delle tante piante grasse rare con fiori reperibili nei vivai.
Tra le mammillarie sono frequenti quelle che, nella bella stagione, si riempiono di piccoli fiorellini colorati, soprattutto rossi o bianchi. Ma anche le ariocarpus o le astrofite tendono a fiorire, generalmente un unico fiore piuttosto vistoso, utile per l’impollinazione, di colore tendente al rosa o fucsia.
I cosiddetti fiori di cactus sono spesso apprezzati proprio per la loro appariscenza, che li rende una valida alternativa alle più eleganti ma anche più comuni rose rosse.
Ma, se sono così difficili da trovare, dove possiamo rivolgerci per la vendita di piante grasse rare?
Naturalmente, oltre ai vari vivai presenti sul territorio, non mancano ormai molti siti internet specializzati nella vendita di piante grasse rare, ad esempio:
Su questi siti si possono trovare, con assortimenti spesso aggiornati quotidianamente, decine di tipologie di piante grasse rare a vari stadi di crescita e, in alcuni casi, con certificazioni della loro provenienza.
Sono inoltre presenti sempre delle utili indicazioni per prendersi cura nella maniera migliore di queste piante, sia per quanto riguarda gli approvvigionamenti di acqua, sia su come e quando operare gli eventuali cambi di vaso, sia sulla opportunità o meno di esporle direttamente alla luce solare o a determinate temperature.
Come abbiamo riferito sopra, per alcune piante grasse rare, riservate ai circuiti collezionistici, non è sempre facile avere prezzi certi.
Per gli esemplari reperibili invece nei vivai specializzati e sui siti, sono facilmente reperibili dei listini dettagliati. Il prezzo è influenzato, oltre dalla effettiva rarità della pianta, dall’età, dalle dimensioni, dall’aspetto estetico e dalla richiesta sul mercato.
I prezzi si muovono, generalmente, per le piante adulte in vaso, dai 20 euro circa delle astrofite comuni e di altre piante di facile reperibilità, ai 1500 euro che possono essere richiesti per le piante di Agave della Regina Vittoria, una pianta asparagacea a crescita lenta dall’indubbia presenza estetica e che tende a svilupparsi in maniera voluminosa (viene infatti venduta come pianta da trapiantare in giardino, infatti).
Non mancano ovviamente vie di mezzo, come ad esempio le varie piante grasse crestate, astrofite ma anche mammilarie, che crescono lentamente strato su strato con un aspetto curioso e a volte grottesco, con prezzi tra i 300 e i 500 euro.
Infine, vi sono vasi “mignon”, con piante grasse di età molto giovane o comunque che hanno una crescita limitata (dimensioni che vanno dai 4 ai 14 cm di diametro, generalmente) che partono dai 3 euro per arrivare a circa 10 euro.