Quanto costano i semi di cannabis?

Quanto costano i semi di cannabis?

Quanto costano i semi di cannabis?

I semi di cannabis sono tra i derivati della pianta Cannabis Sativa che vengono maggiormente utilizzati. Sono perfettamente legali, anche qui in Italia, e dunque sono facilmente acquistabili sia in negozi fisici sia comodamente da casa propria, su alcuni ecommerce. Si può infatti facilmente scegliere tra i migliori semi di cannabis acquistabili online la tipologia che maggiormente risponde ai propri gusti e alle proprie esigenze.

Ma a cosa servono questi semi di cannabis? Per cosa vengono utilizzati e soprattutto, quanto costano? Vediamolo insieme in questo breve articolo.

Per cosa vengono utilizzati i semi di cannabis?

Forse non tutti sanno che i semi di cannabis sono ricchissimi di elementi nutritivi molto importanti per il nostro organismo. Infatti questi contengono anche gli amminoacidi essenziali, ovvero quegli amminoacidi che il nostro corpo non è in grado di produrre autonomamente ma dei quali ha assoluta necessità, e dunque vanno assunti con gli alimenti.

Grazie a queste proprietà, i semi di cannabis possono essere utilizzati come veri e propri integratori alimentari in praticamente tutte le diete, ma soprattutto in quelle che hanno maggiori carenze di nutrienti, come ad esempio quelle vegane o vegetariane.

Come vengono consumati i semi di cannabis?

Oltre ad essere estremamente nutrienti e salutari, i semi di cannabis sono anche molto versatili. Questi possono essere assunti infatti in moltissime modalità differenti. Possono essere mangiati così come sono, proprio come la normale frutta secca, per chi ne apprezza il sapore così com’è.

Possono essere inseriti in insalate o altri piatti salutari, dando così una simpatica croccantezza al piatto oltre al valore nutritivo importante già menzionato. Altro modo innovativo di assumere questi semi è trasformarli in farina.

In questo modo, infatti, mescolandola ad altri tipi di farine, si possono creare tantissime pietanze differenti: pasta, pane, pizze, dolci o qualsiasi altro lievitato, in modo tale da variarne l’assunzione e non esserne annoiati.

Sono quindi veramente tantissimi gli utilizzi che si possono fare di questi semi. Molti però hanno ancora un atteggiamento diffidente verso questo alimento, in relazione alla cattiva reputazione che la cannabis ha avuto ed ha ancora.

Le proprietà benefiche di questa pianta e dei suoi derivati, però, sono ormai note e dimostrate da moltissimi studi scientifici e riconosciute dall’Oms, dunque basta consultare le fonti ufficiali per poter convincersi di quanto la cannabis sia una valida alleata della salute dell’uomo.

Da cosa dipende il costo dei semi di cannabis?

Il costo di un seme di cannabis dipende da una serie di fattori, che vanno tutti presi in considerazione prima di fare la propria scelta. Vediamo quali sono:

  • Il processo di produzione. Per contenere tutti i principi nutritivi che tanto vengono apprezzati dal pubblico, i semi di cannabis devono essere raccolti dopo che abbiano raggiunto la loro piena maturazione. Questo perché sono meno produttivi se raccolti prima, e si riconoscono dal colore bianco o verde, diverso da quello dei semi maturi che è marrone. Dunque il tempo che occorre per raccoglierli è lungo, e questo ne alza il costo.

  • Le restrizioni legali. Per essere legale, la produzione di semi di cannabis deve essere fatta in piccola scala, e tra l’altro la coltivazione qui in Italia non può essere effettuata. Solo alcuni paesi, come i Paesi Bassi, la Spagna e alcuni stati USA possono coltivare, dunque si vanno ad aggiungere i costi di importazione e delle varie autorizzazioni.

  • La genetica della pianta. Con questo si intende il DNA della pianta, che ne determina la potenza dei cannabinoidi in essa contenuti e anche la qualità. Di conseguenza, i semi che costano di più sono quelli che hanno una genetica migliore, come è facilmente intuibile. Ci sono tra l’altro DNA derivanti da incroci molto accurati, che richiedono anni per il loro corretto sviluppo, e che dunque avranno un costo più alto.

Si possono acquistare semi di cannabis in Italia?

La risposta è chiaramente sì, altrimenti non staremmo qui a parlarne. In Italia è perfettamente legale comprare semi di Cannabis, ma questi possono essere soltanto o collezionati o assunti in una dieta. Assolutamente i semi di cannabis non possono essere fatti germogliare.

Infatti sono legalmente commerciabili in quanto non contengono THC, il principio attivo psicotropo che rende la pianta e i derivati illegali, ma nel momento in cui vengono piantati questi creano vere e proprie piante di cannabis che contengono THC anche a concentrazioni molto alte.

Questo può sembrare un controsenso per molti, ma al momento è una delle concessioni che vengono fatte a queste sostanze nel nostro paese. È in realtà uno dei grossi passi in avanti fatti verso una futura legalizzazione totale di questi prodotti, e dunque non è da sottovalutare.

Prezzo dei semi di cannabis

I semi di cannabis hanno un costo molto variabile, come si può evincere da tutti questi fattori che abbiamo appena elencato. In linea di massima il prezzo parte dai 5 euro a salire, fino a un massimo che va in media intorno ai 10 euro.

Ci sono però delle varietà più pregiate che possono arrivare anche intorno ai 18 euro. Si può comunque scegliere quali semi acquistare tra una vasta gamma di prodotti presenti ad esempio sul sito di Sensory Seeds.



Prezzi aggiornati al 25-05-2021

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