La katana è una delle tipiche spade giapponesi che rappresenta al meglio la cultura del Sol Levante. Essa era l'arma bianca per eccellenza dei guerrieri samurai che difendevano il potere dei daimyō, i feudatari che dal XII secolo fino al XIX secolo incarnano la più importante carica feudale del Giappone. La katana era portata al livello della vita, all'interno del koshirae (il fodero) e con il filo della lama rivolto verso l'alto. Questa tecnica era usata per un migliore attacco affinché si potesse, con un solo fendente, ferire o uccidere il nemico. La katana misura abitualmente sui 60 cm e poteva essere anche accompagnata dalla wakizashi, una spada più corta, sui 30-40 cm, anch'essa molto efficace nel combattimento. Ma quanto costa una katana originale? Qual è il prezzo di una katana originale o autentica?
L'affronteremo in questo articolo, insieme a un'affascinante panoramica sulla spada samurai per eccellenza.
La forgiatura e produzione di spade iniziò in Giappone attorno al IV secolo d.c. Le spade ricurve, le scimitarre, furono introdotte per motivi bellici dal popolo mongolo, dopo aver invaso il Giappone tramite la Corea.
Nei secoli successivi le migliori botteghe e laboratori di spadai giapponesi acquisirono la tecnica della tempra differenziale dalla Cina. Difatti, pian piano, nacquero delle vere e proprie scuole, localizzate in tutto il Giappone e corrispondenti ai siti di estrazione del metallo o dell'acciaio per produrre le katane.
Le cinque scuole nacquero nel periodo Kamakura (1181-1330) dove si raggiunse un elevato standard di produzione e qualità:
Nel periodo Morumachi (1392-1573) si assiste alla standardizzazione della katana per come la conosciamo oggi. La spada giapponese per antonomasia viene un po' accorciata e la curvatura della lama venne resa meno pronunciata.
Queste modifiche la resero più adattabile per la fanteria in guerra e prese il nome di uchikatana (con la montatura della lama verso l'alto), rispetto le spade tachi, più lunghe e con lama verso il basso.
Con il periodo Momoyama (1573-1699), l'avvento della dinastia Tokugawa e la fine di un lungo periodo belligerante, la katana giapponese diventa più un'arma da duello e non più da guerra. Con la sua posizione ormai indice di uno status symbol, in questo periodo vediamo anche la scomparsa, ahinoi, delle cinque scuole di spadai e l'avvento di una produzione più attenta ai dettagli e agli ornamenti.
Nel 1804 si cercò di tornare alla tradizione e agli antichi splendori delle scuole delle spade giapponesi ma non si riuscì ad arrivare ai fasti di quella età dell'oro.
Nel 1876 il Giappone aprì le porte all'Occidente e si adoperò per far nascere un esercito nazionale. Molte delle tradizioni millenarie furono accantonate e con loro anche la classe sociale dei samurai. La produzione delle katane giapponesi assunse più una conformazione semi industriale e le uniche costruite erano usate dagli apparati dell'esercito.
Dopo il secondo conflitto mondiale si regolamentò la produzione delle antiche spade giapponesi e i maestri spadai dell'epoca cercarono di seguire le vecchie tradizioni di forgiatura.
Al tutt'oggi, comunque, le katane sono prodotte nel rispetto delle antiche tradizioni ma una stragrande maggioranza di esse non sono più usate per una condotta marziale o di combattimento ma sono delle fedelissime riproduzioni con un costo abbastanza elevato.
Il processo per la costruzione di una katana giapponese autentica è alquanto minuzioso e richiede una consistente quantità di tempo e lavoro. Il procedimento inizia con lavorazione di un blocco di acciaio tamahagane.
Questo tipo di acciaio, ovviamente contenente carbonio, veniva ottenuto tramite l'unione di carbone e sabbia nera e aveva la facoltà di poter forgiare spade parecchio elastiche e resistenti. Il blocco veniva lavorato tramite piegatura e martellatura e a ogni singola piegatura si venivano a formare degli strati in numero esponenzialmente crescente che servivano a dare alla katana forza e solidità.
Successivamente la lama veniva ulteriormente forgiata per ottenerne la caratteristica forma della punta, lunghezza e curvatura. Il filo della lama veniva poi sottoposto a un processo di tempra, cioè riscaldato e poi immerso in acqua a 37 C°, affinché la lama fosse più flessibile e il filo più duro. Bensì essa veniva levigata con opportune pietre abrasive di varie dimensioni per conferire a una katana originale la sua tipica bellezza e lucidatura a specchio.
Possiamo affermare che un'autentica katana giapponese è costruita o è stata costruita tramite antiche tradizioni, attualmente regolamentate, da un artigiano spadaio o da un maestro di spada con relativo laboratorio.
Esistono vari fattori per rendersi conto quanto costa veramente una katana originale e se siamo di fronte a una katana autentica o meno. Elencheremo i più importanti, anche per non incappare a probabili truffe o inconvenienti:
Il prezzo di una katana originale può oscillare dai 1.500 € ai 20.000 €, diciamo che tra i 4.000 € e i 7.000 € si può acquistare una buona spada giapponese.
Questi prezzi dipendono, esaltiamo il termine "dipendono", da alcuni fattori e caratteristiche importanti e salienti. Alcune le abbiamo già trattate all'interno dell'articolo, altre le esporremo qui per far intendere, ancor di più, come una katana giapponese sia quasi un'opera d'arte al pari di un quadro di un museo:
Tagliamo subito la testa al toro affermando che le pseudo katane giapponesi che trovate su eBay o Amazon e similari sono delle mezze ciofeche giocattolo buone per una mascherata di carnevale o per qualche goliardata a tema. Comunque, non mancano piccole e rare occasioni.
Se volete, invece, acquistare qualcosa di duraturo, autentico e originale dovreste dare un'occhiata seria a questi negozi giapponesi che vi elencherò. Essi rappresentano la tradizione e il lascito di un sapere storico e tecnico quasi estinto.
Ovviamente per acquistare una katana dovrete recarvi di persona in negozio effettuando un bel viaggetto, magari come scusa per scoprire un po' il Giappone. Oppure acquistarle tramite il sito o contattando il rivenditore via web: