Il settore delle bici elettriche è in continua espansione, con numerosi brand che si sono avvicinati a questo ambito riuscendo a cogliere la grande attenzione della popolazione verso il rispetto dell’ambiente.
D’altro canto, la combinazione dell’agilità di una bicicletta abbinata alla comodità di un motore elettrico, rende questo strumento sia pratico che divertente da usare. Il risultato di tutto ciò è un mercato dai numeri impressionanti, con una vera e propria valanga di modelli più o meno prestanti e/o convenienti.
Dunque, quanto costa una bici elettrica e quali sono i fattori che possono determinare il suo costo? In questo articolo cercheremo di comprendere meglio il lato economico (e non solo) di questi dispositivi.
Quando si parla di bici elettrica, ci si riferisce a un dispositivo dotato di un sistema a pedalata assistita.
A livello pratico, ciò significa che il motorino in dotazione va a sostenere la pedalata quando questa si fa più difficoltosa, rendendo l’utilizzo del veicolo meno faticoso da utilizzare per l’utente.
Il motore è, ovviamente, principale fautore delle bici elettriche e offre una potenza che può rendere il veicolo più o meno prestante. Questo, a sua volta, viene supportato da una batteria.
Il design di questi prodotti, poi, è variabile, spaziando dal veicolo più classico fino alla bici elettrica pieghevole, ideale per gli spostamenti intermodali di un contesto metropolitano.
Di seguito andremo ad approfondire la conoscenza delle bici elettriche, cercando di capire quali sono i parametri utili per la sua scelta.
Per un potenziale acquirente, scegliere un modello adatto alle proprie esigenze non è così semplice. In un contesto del genere infatti, esistono diversi criteri da considerare.
Citiamo dunque nuovamente il motore elettrico e la relativa potenza (espressa in Watt). Una bici elettrica da 500w per esempio, è in grado di garantire un apporto minimo a livello di assistenza, risultando pressoché inutile con pendenze elevate.
Un dispositivo altamente prestante, sotto questo punto di vista, può avere anche il doppio di Watt. Questo valore influenza anche la velocità massima del veicolo. Tale capacità però è fortemente limitata dalle leggi europee (come vedremo in seguito).
La struttura stessa della bici elettrica può influenzare peso e maneggevolezza del mezzo. Considerando i materiali utilizzati, si parla di alluminio, acciaio e più raramente di carbonio. A livello pratico, una bici elettrica con motore e batterie, difficilmente pesa meno di 20 chili.
Il kit bici elettrica, include sempre una batteria. Questa offre un’autonomia più o meno ampia tra una ricarica e l’altra. Generalmente, si va da bici elettriche economiche con 10-20 chilometri di autonomia, sino ai modelli più prestanti, capaci di offrire più di 60-70 chilometri nominali.
Le biciclette elettriche odierne sono dotate tutte di batterie al litio e, ciò, permette di avere a disposizione molti cicli di ricarica prima di andare incontro a un lento decremento delle prestazioni. Si tratta di una tecnologia in continua evoluzione, che lascia presagire un graduale aumento dell’autonomia delle bici elettriche (e non solo) nel corso dei prossimi anni.
Stiamo parlando comunque di una specifica difficile da valutare a priori perché, nonostante alcuni valori nominali riportati dai produttori, vi sono svariati fattori a influenzare la distanza percorribile con una singola ricarica.
Per esempio:
possono far variare considerevolmente la strada percorribile. Inoltre, anche i tempi di ricarica sono qualcosa da valutare. Rispetto alla ricarica di una vettura elettrica, poi, va considerata come il dispendio di energia sia comunque irrisorio.
Lato sicurezza, così come un qualunque velocipede, la qualità dei freni deve sempre e comunque essere posta in primo piano. Allo stesso modo, le bici elettriche sono spesso dotate di luci di posizione, utili a scongiurare incidenti anche in caso di scarsa luminosità.
Stando a quanto determinato dalla normativa europea 2002/24 CE, le bici elettriche a pedalata assistita devono essere dotate di un apposito sensore che limita l’assistenza alla velocità massima di 25 chilometri orari.
Il conducente può superare questo limite esclusivamente utilizzando la forza delle sue gambe per la pedalata classica (cosa tutt’altro che semplice vista la mole di tali veicoli).
Considerando tutte le specifiche tecniche, è possibile individuare un modello adatto alle proprie esigenze. Dunque, il prezzo della bici elettrica si può presentare con una forbice piuttosto elevata.
Un dispositivo standard, senza performance eccezionali e con caratteristiche basiche, si può trovare sul mercato a un prezzo intorno ai 600 euro. Nulla di particolarmente prestante però, visto che tutte le specifiche saranno limitate al minimo sindacale. Di contro, un modello con potenza di motore, autonomia e materiali di primissimo livello, può facilmente raggiungere i 1.500 euro.
Si tratta, ovviamente, dei due estremi. In base alle proprie esigenze è possibile infatti lesinare su alcune specifiche tecniche rinunciando, per esempio, a un pizzico di autonomia. In tal senso, sui 800-900 euro, è possibile ottenere già delle bici elettriche piuttosto apprezzabili.
Un’altra possibilità è quella di rivolgersi al mercato dell’usato. Una bici elettrica già utilizzata, come è facile intuire, è soggetta a problemi simili a quelli delle auto di seconda mano o di qualunque altro dispositivo acquistato da un privato.
Sotto questo punto di vista, è possibile ottenere dei prezzi vantaggiosi. In tal senso, i modelli più economici possono essere comprati anche a poco più di 200 euro. Si tratta di una soluzione particolarmente indicata per chi vuole avvicinarsi a questo settore con una spesa abbastanza contenuta.
Una bici elettrica di seconda mano è ottenibile tranquillamente su piattaforme di acquisti online generici come eBay, Kijiji o Amazon che, nei limiti del possibile, offrono alcune garanzie da frodi e atteggiamenti simili.
In ogni caso, non mancano di certo piattaforme specifiche, gruppi, forum o altri canali che permettono l’acquisto di tali veicoli.