Fare un trasloco, oltre ad essere un'operazione piuttosto complessa e relativamente traumatica, ha tra i tanti difetti anche quello di avere un costo non indifferente.
Al di là dei problemi logistici infatti, è necessario affrontare delle spese che, in base a determinati parametri, possono essere più o meno sostanziose. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su tutti i costi legati ai traslochi e quali sono le variabili che possono ridurre o aumentare la spesa.
Anche se il trasloco è soggetto a diverse variabili (che analizzeremo in seguito), possiamo cercare di capire, a grandi linee, quali sono i suoi costi.
Ancora prima di cominciare, va detto che esistono una serie di pratiche burocratiche da svolgere. Generalmente, affidandosi a un’impresa specializzata, è possibile cavarsela con meno di 100 euro.
Con questa premessa alle spalle, è possibile calcolare in maniera vaga il potenziale costo reale di un trasloco. Per un’abitazione di modeste dimensioni, all’interno della stessa città, il tutto può risolversi con un prezzo di circa 500 euro.
Per trasferirsi da Milano a Torino, il costo complessivo può superare di poco i 1.000 euro, mentre per un trasloco che coinvolga anche tratti di mare, il prezzo può lievitare notevolmente. Un Roma-Palermo, per esempio, si possono superare ampiamente i 2.000 euro.
Questi prezzi, piuttosto vaghi, sono da considerare nell’ottica delle tante variabili che possono influire su questa tipologia di servizio.
Lo spostamento della mobilia e di tutti gli oggetti presenti in una casa/appartamento presso una nuova abitazione, porta innegabilmente a dei costi più o meno elevati.
Proprio la città o la zona in cui si trova l’appartamento da cui si vuole prelevare la mobilia, ha già di per sé un potenziale costo diverso rispetto ad altre aree d’Italia. In base al mercato locale infatti, le varie imprese modificano i propri prezzi.
Andiamo dunque nello specifico, per cercare di capire quali possono essere le principali variabili di cui tenere conto.
Tra i fattori che determinano l’esborso da affrontare, vi è sicuramente la distanza tra le due soluzioni abitative.
Il mezzo di trasporto noleggiato per svolgere tale compito infatti, può avere costi più o meno elevati a seconda della distanza che deve percorrere. Ovviamente, fare uno spostamento di 3-4 chilometri è decisamente più economico rispetto a trasferirsi in un’altra città, o magari un’altra provincia o regione.
Per dare un’idea, anche piuttosto vaga, per un trasloco di 100-300 chilometri, si possono spendere all’incirca tra i 150 e i 500 euro. Questo calcolo vale solo se lo spostamento avviene attraverso strada. Nel caso il tragitto preveda anche il passaggio attraverso mare, per esempio, i costi lievitano notevolmente. In tal senso, i precedenti prezzi possono essere anche quadruplicati.
Altra voce importante nella lista dei costi è il volume del trasloco. Per convenzione, generalmente si considera il volume della casa per valutare la quantità di mobili/oggetti da trasportare.
Con un piccolo van di proprietà (o di proprietà di amici) è possibile effettuare un trasloco autonomamente. Sempre a patto di avere dei volumi piuttosto contenuti di mobili da trasportare e di poter effettuare due o più viaggi.
A seconda del volume si può avere la necessità di mezzi di trasporto più capienti, arrivando persino al noleggio di veri e propri camion. Per scegliere un mezzo da noleggiare per il trasloco, è bene valutare bene i costi legati a tale operazioni.
Anche la fase di imballaggio e assemblaggio dei mobili può essere complessa e necessitare l’ausilio di una compagnia specializzata.
Come è facile intuire, questi costi risultano molto variabili. Oltre al numero di oggetti da trattare, anche il peso e la loro natura vanno a influire sul costo. I grandi elettrodomestici, per esempio, visto il peso sono solitamente più costosi sotto questo punto di vista.ì
Generalmente, per un’intera cucina si può parlare di un prezzo che va dai 200 ai 300 euro, mentre per una camera questo costo può risultare la metà. I costi sinora elencati poi, non includono i materiali impiegati per tali operazioni che, a seconda del caso, possono essere cartone, polistirolo, teli di nylon e quant’altro.
A quanto detto finora, vanno poi aggiunti eventuali costi extra che l’impresa di traslochi può applicare o meno al singolo caso specifico. Oltre all’eventuale deposito temporaneo per mobili, va tenuto conto della nuova soluzione abitativa e della sua collocazione a livello d’altezza.
Se dal pianterreno fino al terzo non sono solitamente previsti particolari problemi, per quelli superiori potrebbero essere necessarie delle soluzioni particolari. In tal senso, piattaforme o montacarichi possono essere indispensabili per portare un letto o un frigorifero a determinate altezze.
Inutile sottolineare come l’affitto di mezzi di questo tipo abbia un costo anche notevole, con un trasloco che può essere appesantito facilmente di 200-300 euro in questo modo.