Quanto costa un lassativo?

Quanto costa un lassativo?

Quando si parla di lassativi, si fa riferimento a una serie di prodotti che stimolano l’evacuazione intestinale. L’irregolarità, sia essa cronica o temporanea, è un problema che affligge molte persone che, proprio attraverso questi medicinali, trovano sollievo.

Queste problematiche possono essere di varia natura, in alcuni casi persino psicosomatica e colpiscono una gran fetta della popolazione. Nonostante i lassativi siano largamente utilizzati, va ricordato che si tratta sempre di medicinali e vanno quindi impiegati con grande attenzione.

Lassativi e alternative

Proprio in virtù della loro natura invasiva, come vedremo in seguito, i lassativi possono avere delle controindicazioni da non sottovalutare.

Per i casi sporadici di stitichezza o per chi preferisce evitare prodotti farmaceutici, esistono alcune soluzioni più naturali o comunque meno aggressive. Per esempio, alimenti quali:

  • prugne secche
  • aloe
  • mele cotte
  • latte

possono offrire un blando effetto lassativo (soprattutto in alcuni soggetti particolarmente sensibili).

In alcuni casi poi, si rivela necessario anche utilizzare degli integratori alimentari appositi come ad esempio questo: https://www.efarma.com/psyllogel-fibra-integratore-gusto-arancia-rossa-vaso-da-170-gr.html. Questi prodotti specifici sono capaci non solo di stimolare l’intestino ma anche di offrire allo stesso tempo sostanze utili per il suo funzionamento e per la sua stessa salute, apportando benefici alla flora intestinale e regolando il giusto equilibrio.

Non solo: per alcuni interventi particolarmente urgenti, è possibile agire direttamente attraverso un sistema utilizzato da secoli, ovvero il clistere. Con l’ausilio di una peretta, si introducono via anale dei liquidi nell’intestino che vanno ad ammorbidire le feci e a rendere più agevole l’evacquazione.

Anche qui esistono prodotti appositi a base solitamente di glicerolo, mentre un tempo i nostri nonni avevano due alternative. Per la costipazione degli adulti, acqua e schiuma di sapone, mentre per i bambini, un infuso di camomilla e un cucchiaio d’olio d’oliva.

Andiamo però ad approfondire la tematica lassativi, cercando di capire che tipo di prodotti sono e, a grandi linee, quanto costano.

I tipi di lassativo sul mercato

Attualmente il mercato offre una serie di prodotti che possono a grandi linee essere catalogati in quattro macro categorie.

I lassativi emollienti rappresentano la soluzione più delicata al problema della stitichezza. Stiamo parlando di medicinali basati su glicerina e olio di paraffina. Si tratta semplicemente di preparati che, una volta ingeriti, vanno ad ammorbidire le feci e a facilitare il loro transito attraverso l’intestino.

I lassativi di massa, sono quelli ad alto tasso di fibre e cellulosa. Queste sostanze, assunte in concomitanza con l’acqua, vanno ad aumentare il volume delle feci e la loro morbidezza, rendendone più facile l’espulsione. Oltre all’effetto lassativo, questi prodotti hanno anche un effetto “pulente” agendo efficacemente sulle pareti intestinali. Va detto che, rispetto alle altre tipologie, questa ha un effetto sul medio periodo (si parla di almeno 12-14 ore di attesa).

Quando si parla di lassativi risolutivi, ad effetto quasi immediato, ma a volte irritanti, allora si tratta di particolari sostanze basate su prodotti come rabarbaro e olio di ricino. Tali medicinali vanno a stimolare le contrazioni intestinali, causando l’evacuazione in maniera piuttosto violenta. Proprio la natura aggressiva dei lassativi irritanti, è bene utilizzarli solo in caso di prescrizione medica (e molto raramente).

Infine, ricordiamo anche i lassativi osmotici. In questo caso, si parla di mannite, tamarindo e sali di magnesio. Queste  sostanze sono in grado di aumentare la quantità dei liquidi nelle feci, rendendo dunque più facile l’espulsione dall’intestino.

Le controindicazioni

Va detto che, nonostante si tratti spesso di medicinali piuttosto basilari, i lassativi presentano anche alcune controindicazioni da non sottovalutare.

Per esempio, gli emollienti (teoricamente i meno invasivi), se assunti in quantità esagerate, possono interferire con l’assorbimento di alcune vitamine e minerali. Nel caso dei lassativi di massa invece, le difficoltà a livello di assorbimento possono riguardare zuccheri e grassi.

L’assunzione di irritanti, come l’olio di ricino, se usato per lunghi periodi può causare la colite ipotonica, mentre gli osmotici hanno potenziali effetti negativi per quanto concerne il lavoro dei reni. Proprio per questo motivo, a meno di non utilizzare prodotti particolarmente blandi, si consiglia sempre di consultare un medico per scongiurare qualunque tipo di problema.

Il discorso non vale per una assunzione “una tantum”, che può essere causata da un evento stressante, un esame, da un cambiamento di clima, da un viaggio che ha apportato modifiche alla nostra quotidianità. In tal caso non conviene scomodare un dottore e si può utilizzare tranquillamente.

Quanto costa un lassativo

A influire sul costo del lassativo sono diversi fattori. Il formato dello stesso, che spesso prevede prodotti da assumere via orale (sciroppo o compresse) o supposte, sia la marca e il formato della confezione stessa.

In ogni caso, nel contesto dei medicinali, i lassativi sono prodotti davvero a buon mercato.

I più economici tra i lassativi sono solitamente le supposte. Una confezione standard infatti, generalmente costa pochi euro (anche meno di 5). Per quanto riguarda prodotti da assumere via orale, i prezzi possono aggirarsi intorno alla decina di euro.

Particolari farmaci naturali, basati su frutta o alimenti specifici, possono costare qualcosa in più, anche se difficilmente si trovano lassativi il cui costo supera i 15 euro a confezione.



Prezzi aggiornati al 12-05-2021

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