Il labrador, o più propriamente Labrador Retriever, è una razza canina nata in Gran Bretagna da una selezione di cani di St.John (una razza di cani particolarmente abili nel nuoto, e quindi spesso presenti sulle navi dei pescatori in Canada) effettuata nel XIX secolo, periodo in cui si diffuse la pratica di allevamento dei cani da caccia da riporto (Retriever, per l’appunto).
Il manto del labrador nella sua selezione originale era nero, negli anni sono stati selezionati anche con pelo chiaro (miele o champagne) e marrone scuro (chocolate). Negli ultimi anni viene proposta spesso anche la colorazione Silver o Charcoal, ovvero dei labrador dal manto grigio, ma secondo allevatori e veterinari, più che di colorazione pura del manto si tratta di una alterazione genetica dell’originale colore nero.
Il labrador rientra tra i cani di taglia media, con un carattere giocoso e amichevole, e con una forte propensione all’apprendimento.
Il suo utilizzo come cane da caccia ha radici ormai più che secolari, come dicevamo, e la sua diffusione ha avuto inizio soprattutto in Canada, dove i cani di St.John, suoi progenitori, erano molto diffusi tra i pescatori dell’isola di Terranova (e Terranova è infatti un altro nome con cui la razza è conosciuta, specie in Italia, anche sequella denominazione può comprendere anche cani privi di pedegree).
La sua propensione al movimento in acqua, che lo rendeva prezioso per i pescatori che rischiavano di perdere le reti o altri attrezzi in acqua, lo ha reso oggi un cane molto diffuso tra le forze dell’ordine e la protezione civile, in supporto dei nuclei di soccorso in mare e dei sommozzatori.
Inoltre, il fiuto estremamente sviluppato lo porta ad essere ideale anche per il soccorso sulla neve, riuscendo a reperire le persone anche sotto manti di neve considerevoli, o ancora tra le macerie. Alcuni vengono anche utilizzati dai nuclei di polizia cinofila per la ricerca di ordigni.
Altra grande dote dei labrador è l’intelligenza e la capacità di imparare, cosa che lo porta, insieme all’atteggiamento amichevole e quasi “empatico”, ad essere un ottimo animale guida per non vedenti. I cuccioli, estremamente affettuosi, sono spesso usati per le pet therapy.
Proprio l’atteggiamento amichevole però è il motivo per cui, seppur sia un ottimo cane di compagnia, non è una scelta valida come cane da guardia: a meno che non si tratti di difendere fisicamente il padrone, potrebbe probabilmente scodinzolare ai possibili ladri.
I labrador, come cani di stazza media e con una tendenza all’accumulo di grasso tipica degli animali di regioni nordiche, hanno una aspettativa di vita che va dai 12 ai 15 anni.
Possono essere soggetti a differenti problemi di salute quali displasia dell’anca e/o del gomito, infezioni alle orecchie, obesità, atrofia della retina, collasso da sforzo fisico, miopatia centronucleare.
Molti di questi problemi, avendo natura genetica, sono prevenibili attraverso una attenta selezione dei riproduttori curata dai principali allevatori.
Per rispondere a questa domanda abbiamo consultato e confrontato diversi allevamenti italiani, attraverso le informazioni riportate sul portale specializzato Allevamenti Razze.
Sulla base di ciò possiamo dire che un cucciolo di labrador di circa 2 mesi (età dello svezzamento) con regolare pedigree, con controlli medici effettuati per accertare assenza delle displasie e l’esenzione dai difetti genetici sopra elencati, vaccinato e sverminato con regolare libretto sanitario, e con iscrizione all’anagrafe canina e quindi dotato di microchip, ha un prezzo che va dai 1000 euro ai 1500 euro.
Alcuni allevamenti che vendono cucciolate di selezione particolarmente elevata (con riproduttore e fattrice generalmente vincitori di premi rinomati) arrivano a vendere il cucciolo anche a 1800 euro.
Al di là del prezzo che si è disposti a pagare, è bene ricordare che il Labrador, per indole, razza e caratteristiche fisiche, richiede molto movimento, quindi non è un cane da appartamento che possa essere gestito con leggerezza.