Negli anni gli status symbol per i privilegiati che possono ambire a un luxury lifestyle sono, con qualche aggiornamento, rimasti gli stessi: auto di lusso, orologi costosi, vestiti su misura di sartorie prestigiose, ville in località lussuose e spesso inaccessibili, gioielli personalizzati. Ma il top, veramente per pochi, è sicuramente la possibilità di disporre di un jet privato. Non è un caso che esista l’espressione Jet Set per definire l’ambiente degli ultraricchi. Grandi capitani d’industria, rockstar e persino calciatori (ultimo Cristiano CR7 Ronaldo) hanno voluto includere nel loro patrimonio un aeromobile privato.
E voi, nei vostri sogni di ricchezza (o, per i più fortunati, nei vostri progetti) avete mai pensato di avere a disposizione un aereo privato?
Abbiamo già affrontato in un altro articolo il prezzo dei vari aeromobili, ma la faccenda non si chiude con la spesa di alcuni milioni di euro (o di dollari) necessaria a chiudere la transazione sul mezzo. Dovremo considerare infatti una serie di altre incombenze, burocratiche e tecniche, di cui i proprietari di un jet devono farsi carico:
Insomma, se per una macchina di lusso si dice sempre che non costa solo comprarla, ma mantenerla, per un jet privato possiamo considerare le spese di mantenimento in maniera più che proporzionale, probabilmente.
Come dicevamo, è un argomento già trattato. Il costo di un jet, sulla base di dimensioni e autonomia, va dai 4 ai 28 milioni di Dollari americani, per un mezzo nuovo. Per mezzi idonei a voli transoceanici si può arrivare anche ai 50 milioni di dollari di un Bombardier Global Express XRS.
Se a questi aggiungiamo, per le voci sopra dette, dei costi annuali di mantenimento che possono arrivare ai 2 milioni di dollari, si capisce facilmente che parliamo di cifre alla portata di pochi.
Una possibilità diversa, specie per chi non prevede un uso intensivo dell’aereo, è la proprietà frazionata, ovvero una comproprietà con divisione proporzionale dei costi fissi, e gestione autonoma delle variabili come il carburante. Si tratta di una scelta fatta spesso da grandi aziende che abbiano bisogno di avere un mezzo aereo “di rappresentanza” da usare in alcune occasioni nel corso dell’anno. Rimane comunque una spesa non indifferente, ma più ammortizzabile.
Una alternativa all’acquisto di un aeromobile potrebbe essere noleggiarlo. Ci si può rivolgere per questo direttamente a operatori aerei certificati (AOC), con regolare autorizzazione che in Italia viene rilasciata dall’ENAC, per affittare un aereo passeggeri con relativo personale di volo. Qualora si avesse difficoltà, esistono diverse aziende che svolgono il ruolo di broker aereo, ovvero una forma di mediazione tra chi vuole noleggiare un aereo passeggeri e i proprietari di aeromobili autorizzati al trasporto commerciale di passeggeri. Il vantaggio di rivolgersi a un broker aereo è quello di avere a che fare con agenzie che trattano generalmente con decine di operatori aerei, i quali a loro volta possono avere diversi aeromobili a disposizione, di varie dimensioni e tipologia e in varie parti del mondo. In tal modo, si può più facilmente, anche se dietro pagamento di una commissione, avere a disposizione un aeromobile di tipo più adeguato e strategicamente meglio posizionato per le esigenze del cliente, andando così a ridurre le spese per l’eventuale riposizionamento del mezzo.
Sulla base del tipo di aereo che si sceglierà di noleggiare, i prezzi potranno variare dai 1500 ai 5000 euro circa per ora di volo, con eventuali aggravi ulteriori nel caso di richieste particolari e di voli transoceanici, o che prevedano riposizionamenti dell’aeromobile.