L’impianto idraulico è ormai da quasi un secolo presente in qualunque abitazione che voglia ottenere il certificato di abitabilità e possa essere venduta come tale o affittata a terzi.
Grazie a questa complessa struttura di tubature, punti acqua e quant’altro possiamo non solo rifornire una casa di acqua fredda o calda, ma anche di poter scaricare quella già utilizzata nella rete fognaria della città.
Va comunque detto che, i primi e rudimentali impianti di questo tipo, sono stati realizzati in tempi remoti. A Creta, presso il famoso palazzo di Cnosso, sono state rinvenute delle strutture che fanno pensare a un impianto che consentiva lo scarico dei liquami in una sorta di rudimentale fognatura. Nulla a che vedere, ovviamente, con le strutture moderne.
Quando si parla di un impianto idraulico contemporaneo infatti, si fa riferimento a un complesso sistema di tubature, indispensabile per una casa moderna così come lo è un impianto elettrico adeguato.
In questo articolo approfondiremo il tema, cercando di capire le basi di funzionamento di un apparato del genere e soprattutto i costi di costruzione e rifacimento di un impianto idraulico.
Un impianto igienico-sanitario a norma, prevede una struttura costituita da tubature in materiali specifici, regolamentati nei singoli dettagli. Mentre negli anni sessanta e fino agli ottanta, i tubi dell’acqua potabile erano in normale ferro e quelli di scarico delle acque nere in piombo oggi la situazione è ben diversa.
In tal senso si spazia dall’acciaio zincato a quello nero, passando per il diffusissimo acciaio inox a tubi flessibili in polipropilene. In alcuni casi si opta per i tubi di rame anche se, visto il valore sul mercato di questo materiale, non è di certo una delle soluzioni più economiche.
Al fine di rendere più difficile l’insorgere di perdite (inconvenienti causati non dall’ossidazione, ma dalle correnti galvaniche nei casi di manufatti in metallo) le tubature vengono rivestite con materiali isolanti. Uno dei più usati è il neoprene, soluzione curiosamente adottata anche nell’ambito tessile.
Il rivestimento, se effettuato nelle modalità e con i materiali giusti, permette anche di ridurre in modo notevole la perdita di calore durante il tragitto del liquido dalla calderina ai vari rubinetti. Tutto questo vale anche nell’impianto di riscaldamento, con un risparmio di energia concreto, ben percepibile anche quando si parla di bollette.
Queste andranno a collegare lavandini, WC, doccia e qualunque altra installazione che richiede acqua e/o lo smaltimento di quella utilizzata in precedenza (come avviene con lavatrici o lavastoviglie).
Che si tratti di ristrutturare una casa o di realizzare un nuovo edificio da zero, l’impianto idraulico rappresenta una delle mansioni più importanti da considerare e attenzionare.
Una volta che vengono effettuati i lavori di muratura infatti, risulta molto più difficile intervenire sui tubi. Dover spaccare i muri, oltre ad essere oneroso sotto il punto di vista economico, comporta anche un notevole sporco nell’abitazione e vari disagi per gli abitanti della stessa.
Il costo medio di un impianto idraulico può mutare considerevolmente a seconda di alcune variabili. In alcune città infatti, gli idraulici hanno parcelle più alte rispetto ad altre località, senza calcolare che ogni singolo professionista può avere un proprio tariffario non dettato da norme locali, ma da fattori come: esperienza, competenza e materiali usati. Per quanto concerne i costi medi legati alla manodopera di un idraulico, questi possono spaziare dai 20 ai 45 euro all’ora.
Per quanto riguarda una semplice riparazione di una struttura già esistente, si può spaziare dai 400 ai 1.000 euro. Questa cifra varia a seconda di tempo e materiali necessari al professionista per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto.
Un’altra variabile determinante è senza ombra di dubbio la metratura della casa. Il costo di un impianto idraulico per una casa da 100 mq è normale immaginarlo maggiore rispetto a un sistema realizzato in un monolocale da 40 mq.
Se si calcola nel contesto della metratura, a grandi linee, il costo di impianto idraulico della casa può oscillare tra i 1.000 e i 5.000 euro, il tutto al netto della già citata manodopera dell’idraulico e delle probabili opere murarie. Analizzando singolarmente le varie aree dell’abitazione è possibile affermare che:
Per punto acqua si intendono i punti della casa in cui vi è necessità di erogare acqua corrente. In tal senso, di solito si considerano lavabo, doccia, WC e lavatrice. In alcuni casi, è necessario anche un punto per la lavastoviglie o nel contesto degli esterni (giardino/terrazzo).
Nota bene: ovviamente i costi non includono anche i singoli elettrodomestici o installazioni di cui abbiamo appena parlato. In caso di costruzione di un impianto da zero, queste risultano essere spese aggiuntive da tenere in considerazione.
La situazione diventa più complessa quando si intende valutare il costo dell’impianto idraulico e del riscaldamento abbinati. La struttura, che include il boiler o un sistema simile, va infatti a rendere ancora più dispendiosa la realizzazione dell’impianto, in quanto le linee di portata dell’acqua diventano due.