Quanto costa un giradischi vintage?

Quanto costa un giradischi vintage?

Negli ultimi 20 anni le uniche vendite in aumento di supporti fisici musicali sono state quelle dei dischi in vinile. A contribuire alla fortuna degli lp c’è stata la voglia di fuggire dall’ascolto extra pulito del digitale per tornare al suono più caldo e “reale” della registrazione analogica.

Così, per tutti coloro a cui non bastava più ascoltare musica compressa dal computer o tramite Spotify, c’era bisogno di una collezione più o meno nutrita di dischi e di un apposito lettore.

Per questo motivo, accanto al risorgimento del vinile, si è affiancata una grande produzione di giradischi vintage, ovvero che rimandano all’estetica di quelli usciti molti decenni prima. L’accezione “vintage” può comunque riguardare anche i giradischi che sono davvero stati prodotti molti anni fa e fanno gola agli audiofili più sfegatati.

In questo articolo parleremo in breve di quanto costano entrambi i tipi, anche considerando tutti gli elementi che ruotano attorno alla galassia vinile.

Tipi di giradischi

Per suonare un disco, oltre ai modelli e alle marche, se dobbiamo scegliere un giradischi, dobbiamo decidere di che tipo lo desideriamo.

Una prima differenza esiste nel campo della trazione del giradischi che può essere:

  • Diretta, in cui presentano un movimento del piatto costante, indipendente dall'usura della cinghia (vedi sotto). Questo è il tipo di giradischi usato dai DJ.
  • A cinghia, più silenziosi dei precedenti perché è la cinghia a trasmettere il moto dal motore al piatto, con una notevole riduzione delle vibrazioni derivanti dal movimento.

Un’altra distinzione fondamentale per definire il tipo di giradischi riguarda il suo funzionamento che può essere:

  • Automatico: per azionare il piatto e far muovere il braccio con la testina sul disco basta schiacciare il tasto “play”. Al termine del lato, il braccio si alzerà e tornerà da solo sul suo supporto.
  • Manuale: a differenza di quello automatico, in questo caso solitamente bisogna azionare il movimento del piatto e poi posizionare manualmente la puntina sul disco. Anche su questo tipo di giradischi è presente comunque una leva che permette di lasciare il braccio sospeso per poi farlo scendere più delicatamente sul disco rispetto a quanto si farebbe a mano. In questo modo si evita di danneggiare il vinile.

Accessori e componenti del giradischi

Per scegliere il giradischi vintage più adatto a te e conoscere i parametri che influiscono sul suo prezzo, non puoi fare a meno di sapere che questo dipenderà dalla qualità e dalla presenza dei seguenti elementi:

  • Braccio (del tipo dritto, a S o tangenziale)
  • Telaio (sospeso o rigido)
  • Testina (a bobina mobile o a magnete mobile)
  • Velocità di riproduzione (33, 45 e 78 giri)
  • Funzione antiskating (per impedire al braccio di slittare sul disco in movimento)
  • Possibilità di riproduzione del disco in senso inverso (antiorario)
  • Collegamenti bluetooth o USB

Oltre a questi punti, bisogna distinguere tra giradischi:

  • Portatili. Solitamente custoditi in una valigetta, non hanno bisogno di amplificatori e casse esterne per propagare la musica poiché tutte le componenti sono già incluse al loro interno. Se sei un neofita o non hai particolari pretese di ascolto, rappresentano la soluzione più comoda ed economica per avvicinarti al mondo del vinile.
  • Tradizionali. Gli elementi che li compongono, testine in primis, necessitano di una preamplificazione e, di conseguenza, che il giradischi sia collegato ad un amplificatore che trasmette il segnale a degli altoparlanti esterni che propagano il suono. La fedeltà del suono in questo caso è di molto superiore rispetto a quella dei giradischi portatili e, contemporaneamente, lo sarà anche il prezzo poiché sarà necessario un vero e proprio impianto formato da più parti (giradischi, amplificatore, altoparlanti).

Puoi partire allora dalla valutazione di questi fattori basilari per stabilire cosa ti serve e, di conseguenza, il budget che vuoi investire per il tuo giradischi.

Non dimenticare poi di riservare una quota agli accessori destinati alla pulizia dei dischi: dai kit con spazzole e soluzioni spray, fino alle macchine per lavaggio ad ultrasuoni.

Quali sono i migliori giradischi vintage

Come anticipato, possiamo considerare vintage sia i giradischi effettivamente d’epoca che quelli ispirati nella forma ai lettori più vecchi.

Per quanto riguarda questi ultimi, esistono modelli all'avanguardia in cui, associata ad un’estetica di altri tempi, vi è la possibilità di connettere il giradischi ad una chiavetta USB per trasferire il vinile in mp3 o di collegarlo ad uno smartphone via Bluetooth.Tra i migliori giradischi vintage per qualità/prezzo troviamo allora:

  • Auna NR-620: stile retrò anni ‘50 per il lettore in effetto legno con radio, casse integrate e connessione USB e SD (circa €150);
  • ION Audio Vinyl Transport: portatile in valigia fintamente antica e con la possibilità di funzionare a batterie. Molto economico con un prezzo che si aggira intorno ai €60.
  • 1 BY ONE: con un design squadrato in legno, si presenta come un vero e proprio piccolo impianto Hi-Fi con preamplificatore, canale Phono e casse esterne per un suono abbastanza buono. Questo modello a cinghia, per un costo di circa €250, permette inoltre la connessione USB di tipo A per il Pc e quella di ricevitore Bluetooth.

Altre marche da tenere d’occhio che rientrano sotto i €100-€150 ed hanno il sapore di antico sono i modelli realizzati da Crosley e Victrola.

Prezzo medio di un giradischi vintage

Se ciò che ci interessa sono invece i giradischi classici, possiamo optare per alcuni modelli che hanno continuato ad essere prodotti dopo decenni dalla loro nascita. Tra questi:

  • Technics SL 1200: nato nel 1972, presentato nei decenni in diverse varianti sempre a trazione diretta, con come ultimo modello del 2021 il 1200 MK7 silver edition.
  • Pro-ject Debut. La Pro-ject, famoso e ottimo marchio per quel che riguarda i giradischi entry level, ha esordito nel 1991 con il Debut 1 e si è evoluta fino all’attuale Debut PRO, uscito per celebrare i 30 anni del brand. Questo modello a cinghia dispone di un solido piatto in alluminio pressofuso e di un design minimalista.
  • Thorens TD: era il lontano 1957 quando il primo giradischi della serie TD (a cinghia), il TD124, ha visto la luce. Da allora, dopo alcuni problemi negli anni ‘90 dovuti al calo delle vendite di questi apparecchi, continuano ad essere riconosciuti tra i migliori produttori di giradischi grazie ai TD 158 e 170 (entrambi automatici) ed il TD 206 (manuale).

I prezzi medi dei modelli delle diverse serie citate partono da circa €250 fino a sfiorare i €2000.

In alternativa possiamo optare per cercare il nostro giradischi veramente vintage nel mercato dell’usato. Qui è possibile scovare dei modelli intramontabili fuori produzione come il Pioneer PL 990, alcuni Marantz o i primi esemplari dei Technics e dei Thorens menzionati. Va ricordato comunque che, sebbene siano usati, se mantenuti in buone condizioni o ricondizionati, molti di questi giradischi vintage non si rivelano economici. Il loro prezzo può infatti anche tranquillamente superare i €1000, esclusi altoparlanti e amplificatori.



Prezzi aggiornati al 21-12-2021

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