Quanto costa un diamante?

Quanto costa un diamante?

Quanto costa un diamante?

Il diamante è la pietra preziosa per eccellenza, nonché uno dei beni rifugio, insieme all'oro, più quotati e costosi sul nostro pianeta. L'appellativo di pietra preziosa deriva dalla sua altà rarità e da alcune proprietà intrinseche nella sua conformazione. Le sue menzioni storiche si perdono quasi nella notte dei tempi: i primi testi scritti a parlare di diamanti sono risalenti a 6000 anni fa, provenienti quasi tutti dall'India e dal continente asiatico. Infatti, nella nazione dell'induismo i diamanti avevano largo impiego sugli oggetti religiosi o come ornamento personale anche per scacciare gli influssi maligni. Ad oggi il loro uso ha ben altri scopi tra i quali la quotazione in borsa o per usi commerciali e industriali. Bensì, non è per niente raro acquistarli o dover chiedere lumi al proprio rivenditore su quanto costa un diamante.

Nell'articolo cercheremo di rendere più chiaro il costo dei diamanti, come valutare un diamante e affronteremo una piccola parentesi sulla natura e la formazione di queste pietre preziose.

Come è fatto un diamante?

I diamanti sono composti da atomi di carbonio in un reticolo cristallino a forma di tetraedo. Essi, difatti, sono la versione cristallizata del carbonio e sono classificati alla voce dei minerali. Essi si son formati, più o meno, alla stessa stregua del petrolio in processi di sedimentazione lunghi milioni o miliardi di anni. In natura si presentano sotto forma di poliedri grezzi di varia grandezza e peso ma di solito non superano le piccole dimensioni.

Le loro caratteristiche fisico-chimiche e le loro proprietà li rendono uno dei materiali più resistenti e intaccabili esistenti in natura. Essi possiedono alti indici di:

  • Durezza
  • Tenacità: la capacità di subire urti senza fratturarsi
  • Idrofobicità: la proprietà fisica di respingere l'acqua
  • Conducibilità elettrica e termica
  • Dispersione ottica
  • Resistenza agli agenti chimici, acidi o basi

Come si formano i diamanti?

Il processo di formazione dei diamanti ha qualcosa di intrinsecamente affascinante: immaginiamo di essere tra i 150-200 km sotto la crosta terrestre, praticamente all'interno del mantello della Terra, e di essere sottoposti a una pressione altissima di 67000 bar. Qui le temperature oscillano tra i 1500 e i 2000 gradi Celsius e tutto intorno troveremo immense quantità di metallo liquido e altri materiali nello stesso stato. In queste condizioni, a dir poco estreme, la grafite, anch'essa costituita di carbonio, si trasforma per cristallizzazione in diamanti.

Ma come arrivano i diamanti grezzi sulla superficie terrestre? Facile, praticamente vengono catapultati nella "nostra realtà" tramite l'eruzioni vulcaniche, in un processo attivo anche oggi e che dura da miliardi di anni. I diamanti grezzi, però, arrivano sin da noi tramite anche la kimberlite. Essa è una roccia vulcanica che fa da involucro protettivo alle pietre preziose come i diamanti e le preserva dalle altissime temperature del magma presente nelle strutture vulcaniche.

Quanto vale un diamante?

Al giorno d'oggi i criteri per determinare il costo di un diamante sono arrivati a livelli di precisione molto alti. Rispetto al passato sono stati introdotti metodi e misurazioni parecchio certosini per valutare un diamante affinché non si lasciasse nulla al caso, soprattuto perché attorno a essi si è creato un mercato, sia speculativo che commerciale, da cifre abbastanza considerevoli.

Esistono delle realtà internazionali come la Rapaport Group o la Idex che si occupano principalmente di determinare una quotazione dei diamanti ufficiale. Soprattutto la Rapaport, con sede ad Anversa, con il suo Rap List (listino Rapaport), creato a partire dal 1978 da Martin Rapaport, è uno strumento utilissimo per sapere a cadenza settimanale, tramite abbonamento sul sito, quanto costa un diamante di una certa caratura, colore, taglio e purezza.

Quest'ultime sono il cardine valutativo per scoprire quanto vale un diamante e sono anche il criterio determinante che sta alla base del listino Rapaport. Il metodo è denominato delle 4C, difatti carat, color, cut e clarity. Esso è usato, come già detto, per valutazione e quotazione sistemica dei diamanti. Inoltre, per la determinazione sicura del valore di una pietra preziosa dobbiamo conoscere il certificato di un diamante e quali istituti preposti ne hanno appurato l'autenticità. L'assenza del certificato porta a una notevole sicura svalutazione della gemma e una conseguente difficoltà nel venderla.

Ma come valutare un diamante?

Semplice, tramite il metodo internazionale delle 4C e il certificato di garanzia dei diamanti. Le 4C sono parte basilare dei maggiori listini ufficiali o ufficiosi internazionali e hanno una funzione principale per un'oggettiva valutazione dei diamanti sul mercato e concepire veramente quanto costa un diamante. Di seguito faremo chiarezza su questi quattro punti fondamentali in maniera più accurata.

Caratura (Carat) 

Il peso dei diamanti viene di solito calcolato tramite il carato, da non confondere con la caratura dell'oro. Ma quanto vale 1 carato? Un carato corrisponde a 0,2 grammi, quindi un grammo corrisponde a 5 carati, mentre 1 grammo corrisponderà a 25 carati e così via. Esiste, comunque, anche un'altra misurazione alternativa al carato ed è chiamato punto. Il punto è usato come sistema di misurazione per pietre preziose inferiori al carato: un punto corrisponde a 0,01 carati, quindi 200 punti corrispondono a 2 carati e sempre così via.

Colore (Color)

Erroneamente, per convenzione sociale d'immagine e commerciale, siamo veicolati a rappresentare i diamanti come trasparenti, traslucidi e di una chiarezza al di sopra della media. Invece, ahinoi, non è così. I diamanti hanno delle differenti gradazioni di colore che vanno dal bianco fino ad arrivare a sfumature e colorazioni relative al giallo. Non sono rari, per esempio, anche diamanti verdi, viola o neri ma questa è un'altra storia che va leggermente oltre le nostre classificazioni.

Comunque, la classificazione cromatica dei diamanti è organizzata in lettere dalla D alla Z, seguendo l'ordine alfabetico. Alla D corrispondono pietre di un Bianco Eccezionale chiamati anche diamanti River, secondo la vecchia terminologia Old Terms; per esempio alla I, si colloca la voce diamanti Bianco Sfumato chiamati anche Top Crystal (Old Terms). Invece, a partire dalla M fino alla Z troveremo diamanti alla voce Colorito, denominati Cape, Light Yellow e Yellow (Old Terms) perché possiedono diverse gradazioni inerenti al colore giallo.

Purezza (Clarity)

Come stiamo pian piano appurando, i nostri cari diamanti sono delle pietre preziose che presentano delle qualità e delle caratteristiche magnifiche, soprattutto se parliamo di lucentezza, trasparenza e dispersione ottica. Però, durante la loro formazione e risalita dalle profondità della Terra, possono incontrare altri minerali e diverse impurità che intaccano la loro purezza e conformazione, influenzando le tecniche per valutare un diamante.

Ecco che si è ritenuto utile determinare un'ulteriore scala atta a classificare i vari gradi di purezza e limpidezza. Questa scala, come quella per i colori, è stata creata dalle direttive del Gemological Institute Of America, il G.I.A, inventore del sistema internazionale di questa classificazione.

Vediamo insieme come essa è stata strutturata, ricordando che il grado di purezza, presente nella classificazione, viene analizzato e redatto di solito tramite una lente a dieci ingrandimenti per osservare la presenza o meno di impurità incluse:

  • FL: Flawless - Puro
  • IF: Internally Flawless - Internamente puro
  • VVS1 - VVS2: Very Very Slightly Included - Molto molto leggermente incluse
  • VS1 - VS2: Very Slightly Included - Molto leggermente incluse
  • SI1 - SI2 - SI3: Slightly Included - Leggermente incluse
  • I1 - I2 - I3: Included - Incluse

Taglio (Cut)

Infine, vi è il taglio, caratteristica non meno importante per determinare la quotazione e il relativo costo di un diamante. Esistono svariate forme e grandezze di tagli, relative alle nostre pietre preziose partendo dalle loro forme grezze. Il più famoso è sicuramente il taglio brillante, al tal punto diventato erroneamente sinonimo di diamante ma a tutt'oggi sul mercato possiamo trovare un diamante taglio smeraldo, un diamante taglio marquise o un diamante taglio cuore, solo per citarne alcuni. Tutti questi tagli presentano sulla loro superficie delle sfaccettature e dei gradini di un numero e di una dimensione molto precisa. Difatti, ogni precisa struttura o reticolo di sfaccettature e gradini corrisponde a una determinata forma di taglio. Lo scopo principale di questa certosina lavorazione sta nel migliorare l'aspetto della gemma ed esaltare le sue proprietà ottiche.

Certificato diamanti

Il certificato per un diamante rappresenta la sua carta d'identità di autenticità. All'interno di esso possiamo trovare informazioni inerenti le 4C, la sua forma e la sue dimensione. Queste informazioni ci servono affinchè un diamante sia messo in vendita e la sua circolazione sia possibile nel suo specifico mercato di riferimento. Inoltre, tramite questa specifica carta di autenticità possiamo verificare l'equità del prezzo e il confronto con altre pietre preziose.

Come certificare un diamante? Esistono degli istituti internazionali adibiti a questa particolare e specifica funzione. I più importanti sono l'IGI (International Gemological Institute) e l'HRD (Hoge Raad voor Diamant),  ambedue con sede ad Anversa in Belgio. Mentre dall'altro capo dell'oceano a Las Vegas troviamo l'AGS (American Gem Society) e a Los Angeles la già citata GIA (Gemological Institute of America), l'unica attualmente a siglare i diamanti usando la tecnica laser.

Quanto costa un diamante da un carato?

Non vi è una risposta precisa e univoca a questa domanda perché anche a parità di peso il prezzo di un diamante può variare anche considerevolmente. Un pietra da tre carati non costerà tre volte di più rispetto una da un carato. La differente valutazione l'abbiamo già spiegata e analizzata quando abbiamo affrontato le 4C (caratura - colore - purezza - taglio) e il certificato dei diamanti. Quindi, per svariati e molteplici diamanti esistono svariati e molteplici prezzi di listino e quotazioni sul mercato. Una buona e confortevole notizia possiamo darla ricordando che il prezzo in borsa dei diamanti non ha le stesse e burrascose oscillazioni dell'oro. Inoltre, dal 1993 il prezzo dei diamanti è praticamente triplicato.

Quotazione dei diamanti

Possiamo affidarci, se vogliamo, ad alcuni indici di borsa sulla quotazione del diamante o affidarci al suddetto caro e sicuro Listino Rapaport, scaricando dal sito, siglando un abbonamento, gli ultimi listini aggiornati per determinare il costo di un diamante. Per il resto sarebbe anche bene affidarsi a qualche professionista nel campo della gioielleria o dei preziosi e ottenere un preventivo. Un preventivo, comunque, basato sulla nostra personale pietra che avrà il suo personale prezzo e valutazione oggettiva.



Prezzi aggiornati al 12-01-2021

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