Secondo uno studio di alcuni ricercatori del Manhattanville College di New York, chi gode della compagnia di un cane o un gatto è più soddisfatto di chi ne fa a meno. La semplice presenza di un amico a quattro zampe, quindi, migliora l’umore delle persone in casa; entrambi apportano grandi benefici, ma tra i due il cane rende più felici. È importante, perciò, prendersi cura del cane in tutte le fasi della sua vita; alcune scelte, per i padroni, possono risultare più difficili di altre; tra queste, quella che fa maggiormente penare riguarda la sterilizzazione dell’animale e tutto ciò che ne comporta.
La sterilizzazione è una procedura di natura chirurgica utilizzata per la rimozione degli organi riproduttivi del cane femmina e può essere di due tipi:
in entrambi i casi, la femmina non è più in grado di riprodursi e smette di andare in calore.
La procedura di sterilizzazione di un cane maschio, nota anche come castrazione, prevede invece la rimozione dei testicoli e delle strutture associate; così come per la femmina, anche per il maschio l’operazione comporta l’incapacità di riprodursi. Alternative alla castrazione sono:
Discorso a sé deve essere fatto per ciò che concerne l’aspetto comportamentale legato agli istinti riproduttivi; non è possibile stabilire in termini assoluti un atteggiamento comune per cani di razze e taglie diverse, od operati in età differenti; di base l’istinto riproduttivo tende a scemare, ma questa regola non vale per tutti.
Anche questa domanda non ha una risposta univoca. Il prezzo, infatti, può variare a seconda di diversi fattori:
Il prezzo, in media, si aggira tra i 150 e i 300 euro ed è più alto del 15/20% del costo di castrazione di un cane. Oltre a questi costi, bisogna tener conto di altre spese collaterali come:
Un altro tema su cui veterinari ed esperti in materia continuano a dibattere riguarda la tempistica dell’intervento: a che età sterilizzare un cane femmina? I pareri, anche in questo caso, sono discordanti.
Un fattore discriminante è dato dalla razza del cane; quelle di taglia più grande, infatti, tendono a sviluppare e maturare sessualmente più tardi rispetto a quelle di taglia inferiore. È bene tenerlo a mente, specialmente se ci si trova ad avere due cagne in casa della stessa età, ma di razze e dimensioni differenti.
Il periodo entro il quale solitamente si procede a sterilizzare una cagna avviene tra i 5 e i 10 mesi di vita dell’animale: alcuni suggeriscono di anticipare l’operazione, altri di posticiparla; i primi sostengono la tesi che una sterilizzazione precoce (tra le 6 e le 14 settimane di vita) riduca la possibilità di contrarre il cancro alle mammelle (cancro mammario), i secondi che una sterilizzazione prematura possa comportare diverse problematiche al cane nel corso del tempo, come ad esempio:
è consigliabile pertanto valutare caso per caso, interpellando il proprio veterinario di fiducia e cercando la soluzione migliore per lo sviluppo e il benessere del cane.
I tempi di recupero del cane dopo la sterilizzazione dipendono molto dal tipo di intervento realizzato, se con tecnica tradizionale o in laparoscopia.
La tecnica tradizionale prevede un classico intervento chirurgico con tagli e punti di sutura; un intervento in laparoscopia, invece, è molto meno invasivo e non lascia alcuna traccia sul corpo dell’animale; inoltre, questo tipo di intervento permette al cane di recuperare molto più velocemente, di non dover portare alcun collare elisabettiano o assumere antibiotici e antidolorifici.
In questa fase è importante aiutare i propri amici a quattro zampe a riprendersi in maniera graduale.
Doctorvet.it ha elencato sette buone pratiche da seguire per facilitare loro il recupero senza stress.
La sterilizzazione è una pratica necessaria per tutelare, quanto possibile, la salute del proprio cane, in special modo se femmina. L’intervento, infatti, la protegge da:
la sterilizzazione elimina questi rischi, garantendo alla cagna una vita più serena.