Il mercato automobilistico internazionale, anche a fronte di una questione ambientale sempre più pressante che sta costringendo a misure restrittive della circolazione i vari Paesi, sta negli anni lasciando sempre più spazio agli autoveicoli dotati di motore elettrico o ibrido.
Tutti i principali brand del settore automotive stanno implementando nel loro parco veicoli mezzi elettrici rivolti a varie fasce di utenza, da quelle più elevate sino alle citycar. Grazie anche agli incentivi statali, ormai periodicamente rinnovati, è possibile per ogni fascia di utenza scegliere una vettura adatta alle proprie esigenze. Sul sito VaiElettrico è stata pubblicata anche una attenta guida alla scelta dell’auto elettrica più adatta, e appare evidente che la blasonata Tesla non è certo l’unica scelta valida, anzi le alternative affidabili e nettamente più economiche non mancano.
L’autonomia è oggi uno dei nodi cruciali nella scelta di una vettura elettrica. Per quanto le distanze percorribili siano costantemente in crescita, sono ancora nettamente inferiori rispetto a quelle dei veicoli a combustione. La cosa dipende da due fattori: la capienza della batteria e la capacità di recupero dell’energia impiegata. E se per una citycar è generalmente gestibile una autonomia medio bassa, per chi cerca un’auto più improntata a spostamenti su medio-lungo raggio, l’autonomia diventa fondamentale, anche per evitare soste di ricarica troppo lunghe.
Per procedere alla ricarica del mezzo si può scegliere tra le colonnine pubbliche, generalmente prenotabili attraverso una app, oppure da una colonnina o wallbox di ricarica casalinga. Quest’ultima opzione presuppone naturalmente la disponibilità di un garage o box auto dotato di impianto elettrico regolare, o al limite di un posto auto all’aperto ma con cavi elettrici presenti.
Le colonnine pubbliche sono fornite da varie società, alcune operanti soprattutto su base locale, altre da brand che coprono l’intero territorio nazionale. Allo stato attuale (Novembre 2020), la maggior presenza nazionale di colonnine pubbliche di ricarica è merito di EnelX, società del noto gruppo Enel.
Se nelle grandi città però, tra aziende nazionali e locali, trovare una colonnina non è un problema, lo stesso non si può dire nelle zone periferiche e di provincia, soprattutto al sud, che restano fortemente penalizzate su questo piano, con conseguente disincentivazione all’utilizzo della mobilità elettrica.
L’utilizzo delle app delle varie società fornitrici in questo caso ha anche la doppia utilità di permettere non solo la prenotazione delle colonnine di ricarica, ma anche la ricerca delle stesse lungo gli itinerari previsti. Al momento, ogni società elettrica ha la propria app, quindi potrebbe essere necessario, spostandosi in varie parti d’italia, effettuare delle ricerche incrociate per avere i dati richiesti.
Considerando la varietà di batterie presenti sul mercato, andiamo ad esaminare il costo a Kwh delle ricariche. Come paramentro di riferimento prenderemo i prezzi di EnelX, proprio per la diffusione sul territorio oltre che per il fatto che i suoi prezzi rappresentano una media accettabile tra quelli di altre compagnie. Dovremo inoltre considerare come variabile la potenza di ricarica, che ci permette di avere il quadro del tempo di ricarica necessario. Distingueremo generalmente tra ricarica in corrente alternata (AC) e ricarica in corrente continua (DC). Ogni vettura viene fornita generalmente con cavi e adattori specifici che permettono di utilizzare tutti i tipi di colonnina pubblica omologata.
Le colonnine EnelX permettono di ricaricare in AC a 0,40€/Kwh e in DC a 0,50€/Kwh fino a 50W oppure a 0,79€/Kwh in DC oltre 50W di potenza (ma non tutte le auto supportano questa modalità di ricarica). Sono inoltre disponibili dei piani di abbonamento flat: Small a 25€ per 70Kwh mensili (quindi 0,35€/Kwh) e Large a 45€ per 145Kwh mensili (quindi 0,31€/kwh). Il pagamento può avvenire attraverso la app JuicePass o con scheda RFID ricaricabile e richiedibile a EnelX (con pagamento di 15€).
Appare evidente che l’ipotesi di ricarica domestica sia decisamente più conveniente, visto che le tariffe sul mercato si muovono su una media di 0,20€/kwh (anche meno con alcune offerte di mercato libero), e che generalmente le wallbox vengono fornite e installate dai venditori di auto elettriche a prezzi tutto sommato contenuti (spesso grazie a offerte bundle). Ovviamente, su rete domestica, i tempi di ricarica sono generalmente molto più lunghi, e per una batteria di portata media possono essere necessarie anche 12 ore di ricarica, contro le 2-3 ore richieste dalle colonnine pubbliche.