Non è un mistero che, da alcuni anni, la nuova attrattiva che i social propongono è la possibilità di monetizzare la propria attività online. In alcuni casi portando visitatori su contenuti sponsorizzati, in altri ricevendo direttamente delle donazioni dai follower dei nostri profili.
Twitch, la piattaforma di live streaming specializzata in gaming (e poi allargata praticamente ad ogni tematica) creata da Amazon, è stato un apripista, ed ha reso il creator una vera e propria nuova figura professionale.
Poi vi sono social dedicati invece al sostegno di artisti e creator, senza mezzi termini, come Patreon, che permette ad artisti e creativi di ogni genere di condividere contenuti speciali relativi ai loro lavori con chi decide di aiutarli economicamente con abbonamenti o donazioni estemporanee.
Il modello Patreon è stato, dichiaratamente, quello a cui si è ispirato inizialmente un altro social che mirava a mettere in comunicazioni artisti e aspiranti tali con il loro pubblico, usando però un taglio nettamente più pop di quello adottato da Patreon.
Stiamo parlando, come avrete intuito, di Onlyfans, la piattaforma social che ormai sta calamitando le attenzioni di tantissime persone, anche se in maniera non sempre lusinghiera.
Ma vediamo di capire meglio quanto costa Onlyfans e come funziona.
Il portale Onlyfans nasce nel 2016 prendendo, come detto, a modello Patreon, il sito nato per collegare gli artisti a possibili sostenitori in tutto il mondo, creando una sorta di nuovo mecenatismo.
Onlyfans sceglie da subito un taglio meno ingessato, basato molto di più sulla persona del creator che sulle sue attività online, e ha una politica estremamente permissiva sul tipo di contenuti pubblicabili.
All’inizio i contenuti pubblicati sono di ogni tipo, moltissimi sono gli utenti che seguono istruttori di fitness che fanno corsi online o che partecipano a catene di solidarietà promosse da vari VIP, ma i contenuti piccanti (nudo, ma anche soft porn e asmr) aumentano costantemente. La reputazione del portale come destinazione adatta per chi voglia pagare piccole cifre per avere dei contenuti hot personalizzati aumenta sempre più.
Questa reputazione si consolida quando diversi personaggi televisivi americani iniziano a caricare sul portale contenuti esclusivi, foto di nudo e altro. Inoltre il portale viene frequentemente citato in canzoni pop e programmi tv. E la cosa porta in poco tempo una marea di abbonati, che alla fine del 2021 sono stati conteggiati in circa 130 milioni, a fronte di circa 2 milioni di content creator.
Per accedere a Onlyfans è intanto necessario registrarsi e creare un profilo, che potrà essere da semplice utente oppure da content creator.
Per gli utenti la registrazione è gratuita (anche se chiede di inserire i dati di una carta di credito o di debito per l’acquisto dei contenuti, ma bisognerà poi iscriversi ai profili dei singoli creator per usufruirne).
Non c’è una regola fissa, la maggior parte dei creator prevede abbonamenti che vanno dai 5 ai 15 dollari mensili, ma ci sono anche abbonamenti che arrivano a 40 o 50 dollari per i top creator. Esistono anche profili gratuiti, che però prevedono dei pagamenti per la visualizzazione di ogni singolo contenuto pubblicato, oltre alle gallerie di presentazione base.
Il regolamento di Onlyfans, come dicevamo, permette di pubblicare qualsiasi contenuto, anche per adulti, visto che per registrarsi al portale è comunque necessario essere maggiorenni.
Dopo una serie di scandali sulla circolazione online di materiale pornografico amatoriale con non consenzienti e materiale pedopornografico, Onlyfans (che a differenza di altri social all’apparenza meno osé era stata toccata solo marginalmente dalle indagini), ha sconsigliato la pubblicazione di video pornografici espliciti ai suoi creator, ma ancora esiste molto materiale di tal tipo, generalmente non inserito nelle gallery aperte comunque, oltre a show in live streaming che non vengono controllati dagli admin del portale.
Per chi avesse dubbi o volesse studiare le cose più nel dettaglio, consigliamo di leggere una guida dell’immancabile Salvatore Aranzulla.
Abbiamo sopra visto quanto possono essere variabili i prezzi di abbonamenti e contenuti (un singolo contenuto fuori abbonamento può costare 5 euro o 50 euro, a piacimento del creator). Ma allora, quanto si può guadagnare con Onlyfans?
Partiamo dal presupposto che si tratta comunque di un portale social, quindi il rapporto coi propri follower è fondamentale. Essere attivi e sapersi promuovere è una parte importante dell’attività dei creator, che generalmente sono operativi anche su altre piattaforme, come Twitter, Telegram, Instagram o TikTok.
I creator più seguiti riescono a incassare, tra abbonamenti, mance dei fans e vendita di contenuti esclusivi, oltre 100mila dollari l’anno, basti consultare un articolo del Post in cui è presente un piccolo resoconto degli incassi di alcuni dei creator più richiesti.
Ma accanto a questi ci sono anche decine di piccoli creator, lavoratori precari e studentesse soprattutto, che usano Onlyfans per arrotondare.
E grazie a tutti questi creator anche gli incassi della piattaforma sono cresciuti esponenzialmente negli anni.
Presto detto, Onlyfans trattiene il 20% di quanto pagato ai creator, una somma che al momento sembra rendere tutti contenti, anche i fan che sborsano ogni somma per ammirare i contenuti dei loro creator preferiti.
