Avete da poco iniziato a scrivere testi da pubblicare o a esibirvi dal vivo come dj o musicisti? Per questi ed altri casi dovrete allora obbligatoriamente iscrivervi alla SIAE e far riferimento a ciò che viene dettato dalla legge in materia di diritti d'autore.
La SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) è un ente nato per la protezione delle opere creative, o dell'ingegno, nel 1882 (sotto altro nome, SIA). A partire dall'articolo 180 della legge 633 sul diritto d'autore del 1941, che riporta la SIAE come esclusiva organizzazione intermediaria in questo ambito, la sua funzione principale è quella di dare le licenze alle opere inedite e riscuotere i proventi associati ad esse ai legittimi proprietari/autori.
Una volta recepito il tipo di compito che la SIAE svolge in Italia, prima di soffermarci su quanto costano le varie operazioni da pagare per essere in regola come autori, anche se stranieri, vediamo quali settori di opere sono soggette a deposito SIAE.
Rientrano nella protezione allora: romanzi, canzoni, poesie, copioni teatrali o cinematografici, opere grafiche ma anche software e banche dati. Il deposito viene garantito per un periodo di 5 anni rinnovabile su richiesta.
Da alcuni anni ormai l'iscrizione alla SIAE può avvenire comodamente online, tramite PEC o attraverso l'App dell'organizzazione, se si sono compiuti i 16 anni di età.
Per depositare bisogna:
- procurare una copia di un documento d'identità e del codice fiscale
- fornire una copia cartacea o su supporto audiovisivo dell'opera inedita
- certificarne la paternità con una dichiarazione ufficiale
- pagare una quota di adesione di 148 Euro + 2 Euro di marca da bollo
- l'iscrizione è gratuita per gli associati sotto i 30 anni, gli over 80 e le persone con almeno 1/3 di invalidità.
Al termine dell'istanza la SIAE consegnerà al richiedente un attestato riportante il numero di repertorio con cui è stata registrata l'opera.
Per quanto riguarda invece la tassa annuale, la cifra da sborsare resta di 150 Euro così come rimane invariata la gratuità per le casistiche sopra menzionate.
Le opere devono essere registrate con il proprio nome da anagrafe, oppure possiamo usare uno pseudonimo, che risulta praticamente come un'alternativa al nome di nascita.
Diverso è il caso per il nome d'arte che, invece, sostituisce completamente il nome di battesimo poiché è considerato il modo in cui l'artista è riconosciuto al pubblico.
Mentre vanno compilati due moduli diversi a seconda che si voglia utilizzare uno pseudonimo o un nome d'arte ma, nel caso di quest'ultimo, bisogna supportare con testimonianze scritte il fatto che l'autore sia effettivamente già famoso per i fan con un nome differente dal proprio.
Abbiamo visto che esistono varie categorie a seconda dell'ambito autoriale cui si appartiene. Partendo dall'esempio di un musicista, seguiamo allora l'iter che dovrebbe percorrere per depositare un'opera da lui composta.
Mentre in passato era necessario avere il 4° titolo in Composizione al Conservatorio per poter depositare un brano alla SIAE, da un po' non è più così.
Per prima cosa bisogna presentare gli stessi documenti ed il pagamento già visto in precedenza, a cui verrà accompagnato un brano di propria composizione o con spartito o su audio cd (se inviati via mail basta un'immagine dello spartito ed un file digitalizzato mp3 per la canzone).
In fase di adesione, ci si può iscrivere come: Compositore o Autore/Compositore presentando una canzone completa di musica e parole.
Chiudiamo con quello che comporta invece per la SIAE l'esecuzione musicale dal vivo e la diffusione.
Dal momento che la SIAE deve retribuire gli aventi diritto per la riproduzione o l'esecuzione di un'opera, nel momento che ciò avviene, deve essere dichiarato all'ente dall'organizzatore dell'evento (esempio: il gestore di un locale o agli sposi nel caso di un matrimonio).
Questi soggetti dovranno fornire al dj o ai musicisti il cosiddetto borderò, ovvero un documento in cui dovranno riportare i brani eseguiti.
Per quanto riguarda le tariffe da pagare, quando c'è un'esibizione dal vivo si parla di tariffe per diritto d'autore e partono dai 79 Euro fino ad arrivare a 199 Euro se gli invitati sono meno di 200. Nel caso siano di più, come solitamente accade per un matrimonio, la quota da pagare salirà a 299 Euro.
Le tariffe diritti connessi sono invece quelle legate alla diffusione di musica, come nel caso del dj, ed i prezzi, pur mutando in base al numero di invitati, sono leggermente inferiori. Con meno di 200 persone, si parte infatti da 24 euro per una festa privata e si arriva a 119 Euro per un evento con più di 200 invitati.