Quanto costa il vaccino antinfluenzale?

Quanto costa il vaccino antinfluenzale?

La stagione influenzale 2020/21 ha fatto registrare il dato più basso di soggetti colpiti da quindici anni a questa parte. Il rapporto Influnet, dopo la nona settimana del 2021, conferma il trend positivo di questi mesi per ciò che concerne casi e sindromi simil-influenzali: il valore registrato è di 1,86 casi per 1000 assistiti, contro i 5,3 casi registrati nello stesso periodo del 2020.

Tanti sono i fattori che concorrono a questo risultato, tra cui:

  • la presenza del Sars CoV 2, in quella che i virologi chiamano competizione virale e nella quale un patogeno ne scalza un altro
  • l’uso di mascherine e dispositivi di protezione individuale usati contro il Coronavirus che, data la modalità similare di trasmissione con il virus influenzale, ha ridotto sensibilmente la possibilità di contagio
  • somministrazione del vaccino antinfluenzale, caldamente raccomandata dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) durante la stagione influenzale

Il costo del vaccino antinfluenzale oscilla tra i 10 e i 25 euro (in relazione alla marca del farmaco) ed è possibile acquistarlo direttamente in farmacia.

Vaccino antinfluenzale gratuito: chi ne ha diritto

Esistono alcune categorie di soggetti fragili per le quali il vaccino antinfluenzale risulta gratuito; a queste ne sono state aggiunte altre, in seguito alla diffusione del Sars CoV 2, attraverso la circolare del Ministero della Salute datata 4 giugno 2020. Sono comprese:

  • donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”
  • soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza
  • soggetti di età pari o superiore a 65 anni
  • bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
  • individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
  • familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze
  • medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali
  • forze di polizia, vigili del fuoco
  • personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento, veterinari pubblici e libero-professionisti)

Soggetti a cui non somministrare il vaccino

Lo stesso Ministero della Salute ha messo in evidenza anche i soggetti che non devono fare il vaccino antinfluenzale, tra cui:

  • bambini di età inferiore a 6 mesi per cui il vaccino non assicura una sufficiente protezione
  • soggetti che hanno riscontrato allergie al vaccino
  • soggetti affetti dalla sindrome Guillain-Barré, sviluppata entro 6 settimane dalla somministrazione del vaccino
  • soggetti con malattie che possono costituire una controindicazione temporanea alla vaccinazione

Tipologie di vaccino disponibili in Italia

I vaccini disponibili in Italia sono autorizzati dall’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) e/o dall’AIFA, come riporta il servizio FAQ del Ministero della Salute.

I vaccini antinfluenzali disponibili in Italia sono di due tipologie:

  • quadrivalente, che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 di tipo B cresciuti su colture cellulari
  • trivalente, che contiene 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 1 di tipo B; questo tipo di vaccino è adiuvato, ovvero contiene una sostanza che potenzia la risposta immunitaria alla vaccinazione ed è consigliato per quei soggetti che hanno un sistema immunitario meno reattivo

Il quadrivalente va somministrato ai soggetti con meno di 65 anni, tra i 65 e i 75 può essere somministrato l’uno o l’altro, mentre per chi ha superato i 75 anni la raccomandazione del Ministero della Salute è di fare il vaccino antinfluenzale adiuvato.

Quando fare il vaccino antinfluenzale

Il periodo indicato per la somministrazione del vaccino antinfluenzale solitamente oscilla tra la metà di ottobre e la fine di dicembre; tanto il Ministero della Salute quanto i medici di base, tuttavia, consigliano sempre di anticipare i tempi della vaccinazione (entro metà novembre), che solitamente impiega due settimane per formare la risposta immunitaria al virus, così da affrontare preventivamente i mesi più freddi.

L’AIFA, dal canto suo, per la stagione influenzale 2020/21 (e presumibilmente per quella 2021/22) raccomanda la vaccinazione anche in ritardo sui tempi suggeriti.

Come anticipato, la protezione fornita dal vaccino avviene quattordici giorni dopo la somministrazione e garantisce una copertura di sei-otto mesi, motivo per il quale è necessario sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale regolarmente ogni anno.

Dove fare il vaccino antinfluenzale

Per concludere, è possibile acquistare le dosi di vaccino in farmacia ma – a differenza di Paesi come Argentina, Canada, Stati Uniti, Portogallo o Regno Unito – non è possibile la somministrazione all’interno della farmacia stessa. In Italia, infatti, i vaccini possono essere somministrati dal medico di base o dalle ASL, o nel caso dei più piccoli anche dal pediatra; per avere questa abilitazione lo studio del professionista in questione deve avere alcune caratteristiche e dotazioni tecniche necessarie tanto per conservare le dosi quanto per poter intervenire in caso di reazioni avverse (eventualità molto rara).



Prezzi aggiornati al 04-10-2021

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