I serramenti, più correttamente chiamati infissi, sono le strutture su cui vengono collocate le parti apribili come finestre, porte e porte finestre.
A livello architettonico, si tratta di una componente molto importante per qualunque abitazione. Sono infatti le aperture i verso l’esterno che permettono l’aerazione dei locali e il passaggio della luce.
Può sembrare banale, ma in realtà va considerata come una struttura delicata, visto che potenzialmente protegge anche la costruzione da intrusioni esterne. Porte e finestre sono inoltre componenti che devono avere caratteristiche particolari per quanto riguarda l’isolamento acustico e termico.
Proprio per i suddetti motivi, fa parte di una delle componenti architettoniche più attenzionate quando si procede con la ristrutturazione di una casa. Cambiare i serramenti ha un costo in molti casi non indifferente e, per chi sta effettuando lavori sulla propria abitazione, questa voce dei costi può creare non poche preoccupazioni.
In questo articolo affronteremo proprio questa tematica, cercando di capire, oltre al lato economico, cosa comporta questo genere di intervento.
Ancor prima di affrontare il tema dei prezzi, è bene comprendere quali materiali scegliere per gli infissi della propria abitazione. Rispetto al passato, quando l’unica possibilità era costituita dal legno, semplice lastra di vetro e stucco come isolante, al giorno d’oggi vi è più libertà di scelta.
Risulta particolarmente diffuso e apprezzato il PVC (cloruro di polivinile). Stiamo parlando di un materiale molto duttile, che viene applicato in ambito domestico e architettonico in svariati frangenti.
Le sue principali qualità sono la resistenza agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura, quindi non soggetto a dilatazioni che possono compromettere i movimenti e la chiusura stessa, nonché la capacità di isolare gli interni rispetto all’ambiente circostante.
Sono tutte caratteristiche che, come è facile intuire, si sposano perfettamente con le funzioni dei serramenti. Anche sotto il punto di vista estetico questa soluzione appare particolarmente apprezzabile.
Sul mercato infatti, sono disponibili una vasta gamma di colori che permettono agli infissi in PVC di adattarsi pressoché a qualunque contesto e arredamento.
Meno diffuso, ma non per questo da sottovalutare, è l’alluminio. Come tutti sanno è un materiale resistente all’usura nonché molto leggero nonostante sia un metallo. Rispetto al PVC però, offre un effetto termoisolante decisamente inferiore.
Infine, merita una citazione il più classico legno. Molto apprezzabile sotto il punto di vista estetico, si rivela anche ottimo per quanto concerne il termoisolamento. Rispetto alle precedenti soluzioni però, questo richiede generalmente una manutenzione più delicata.
Come è facile intuire, i costi della sostituzione dei serramenti dipendono molto anche dal materiale scelto. Il PVC, per esempio, ha un prezzo che spazia tra i 150 e i 300 euro al metro quadro, onere comprensivo dell’installazione da parte della ditta fornitrice.
L’alluminio, soluzione non particolarmente diffusa in ambito domestico ma più in quello aziendale, ha un costo (incluso il montaggio) che spazia dai 200 ai 350 euro.
Infine, i serramenti in legno risultano i più costosi. Si parla infatti di prezzi che vanno dai 300 ai 450 euro per metro quadro. Di fatto, è una soluzione che viene adottata prevalentemente in edifici storici, nei centri attenzionati da norme comunali, o comunque di grande prestigio.
Abbiamo analizzato il prezzo dei serramenti relativamente ai vari materiali. Ma quando occorre effettuare la sostituzione degli infissi?
Anche se questi infissi sono solitamente destinati a durare anni e anni, prima o poi arriva inevitabilmente il momento dell’usura senza possibilità di manutenzione. Generalmente, i professionisti del settore, consigliano un controllo ogni 15 anni.
Detto ciò, va considerato che se l’installazione è stata effettuata a regola d’arte e se i materiali utilizzati sono validi, generalmente la sostituzione avviene a 30 anni dall’ultima volta che sono sistemati nuovi infissi.
Se il lavoro originale è stato compiuto in maniera perfetta poi, è possibile valutare anche se cambiare i serramenti senza opere murarie o meno.
Per cambiare i serramenti è necessaria la DIA? molte persone si fanno giustamente questa domanda prima di iniziare i lavori. Se un lavoro di questo tipo è sganciato da ristrutturazioni edilizie più complesse, è possibile svolgerlo senza alcun tipo di burocrazia.
La dichiarazione di inizio attività (DIA) è stata sostituita dalla Scia (acronimo di: Segnalazione Certificata Di Inizio Attività) e dalla Cila (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) nella maggior parte dei casi.
Per la sostituzione degli infissi non occorrono dichiarazioni di questo tipo, che viene utilizzata solo per le varianti in corso d'opera nelle ristrutturazioni edilizie. Non solo, è possibile anche cambiare i serramenti con l’ecobonus 110.
Questi incentivi sono ottenibili solo in caso di sostituzione e se, per dimensione, questi non gli infissi occupano lo stesso spazio dei precedenti. Inoltre, in base al caso specifico, le detrazioni non riguardano tutto il telaio ma solo una parte dello stesso.
Per ottenere maggiori informazioni a riguardo, consigliamo di dare un’occhiata a questo articolo sul Superbonus 110 che va a sviscerare il lato burocratico di questi incentivi.