Il consumo di droghe in Italia è in costante aumento. La cocaina è la sostanza più ricercata, per un valore di affari di oltre 5 miliardi di euro (nel solo 2019), mentre eroina e oppiacei continuano a essere le dipendenze più diffuse tra chi cerca una via d’uscita presso le comunità di recupero e le associazioni, che offrono sostegno e cure per la disintossicazione.
Le morti per overdose - nell’ultimo anno preso in considerazione dalla relazione annuale al parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia – sono più di una al giorno (373).
I numeri crescono repentinamente se aggiungiamo a questi dati quello dei soggetti dipendenti dall’alcol. Circa quarantamila persone muoiono ogni anno in Italia per cause riconducibili all’abuso di alcol, direttamente o indirettamente, e da ciò che è emerso durante il XIX Congresso nazionale della società italiana tossicologica (SITOX) quasi otto milioni e mezzo di italiani sono a rischio dipendenza.
Le cause che spingono milioni di persone a consumare e abusare di alcol e droghe possono essere di varia natura:
Affrontare un percorso di risanamento e disintossicazione, perciò, può essere molto complicato, specialmente se non si cerca l’aiuto e il sostegno di professionisti del settore, quali medici, psicologi, sociologi, infermieri, educatori. Questi operatori lavorano coordinatamente all’interno di comunità di recupero per aiutare il soggetto intossicato a ritrovarsi e a reinserirsi nella società.
Vediamo, quindi, cos’è una comunità di recupero, cosa differenzia una comunità di recupero convenzionata da una privata, e quali sono i costi da affrontare.
Al netto delle differenze strutturali (comunità in appartamento, in cascina o in villa), che distinguono ciascuna organizzazione impegnata nel recupero di soggetti dipendenti da alcol o droghe, e metodologiche (impegnare gli ospiti in attività quotidiane o dedicare loro cure specifiche), una comunità di recupero è un luogo nel quale persone con problemi di dipendenza vengono accolte, sostenute nella loro battaglia contro la tossicodipendenza o l’alcolismo, e gradualmente re-inserite all’interno della società.
Per ottenere questi risultati ogni comunità agisce secondo propri criteri, tuttavia uno dei principi che accomuna queste organizzazioni è la cooperazione tra operatori e ospiti. Compiti riguardanti la cucina, l’ordine e la pulizia degli ambienti sono equamente divisi tra tutti. Altro aspetto rilevante è il rispetto degli orari nei momenti condivisi (colazione, pranzo e cena). Il rispetto di questi princìpi è un primo passo (fondamentale) nel processo di reciproco sostegno e collaborazione cui gli ospiti sono tenuti.
In Italia è possibile distinguere due tipi di comunità di recupero:
vediamo quali sono le differenze e i costi richiesti.
Per comunità di recupero convenzionate si fa riferimento a quelle offerte dal SerT (servizi per le tossicodipendenze); questo, così come il SerD (servizi per le dipendenze patologiche) rientra tra i servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale italiano e pertanto è gratuito a chiunque ne faccia richiesta.
Le comunità di recupero convenzionate sono presenti in Italia dagli anni ’70 del secolo scorso; ai tempi erano frequentate soprattutto da soggetti dipendenti dall’eroina. Una delle pratiche più in uso, allora come oggi, consiste nell’assegnazione di compiti e lavori agli ospiti, così da renderli occupati durante il giorno; queste azioni quotidiane hanno un duplice scopo:
rispetto agli anni ’70, comunque, queste strutture hanno migliorato il servizio proposto, garantendo agli ospiti il supporto di psicologi.
La problematica maggiore delle comunità convenzionate riguarda le tempistiche dei percorsi di recupero, che possono durare da diciotto mesi a cinque anni.
Le comunità di recupero private sono centri specializzati nel recupero di soggetti dipendenti da alcol e droghe.
Il vantaggio principale offerto da queste strutture è dato dal risparmio di tempo per il recupero; i percorsi di disintossicazione nei centri privati, infatti, oscillano tra i quattro e i sei mesi; ciò è possibile perché gli ospiti affrontano percorsi dedicati e specifici per il superamento della dipendenza, oltre ad avere a propria disposizione il supporto di figure professionali differenti come psicoterapeuti, sociologi ed educatori.
Il costo delle comunità di recupero private differisce da caso a caso: